Trieste, 12 mar – Il vicepresidente Luca Ciriani è intervenuto oggi in relazione alle affermazioni degli albergatori udinesi che nei giorni scorsi attraverso la stampa avevano sollevato perplessità relativamente alla promozione del territorio. non di ardite invenzioni".I dati provenienti dalle strutture ricettive evidenziano, nei primi due mesi dell'anno per quanto riguarda la città di Udine, non un calo di presenze e arrivi (+0,38% gli arrivi, +2,27% le presenze), quanto una diversa distribuzione delle stesse rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, in ragione anche all'apertura di nuove strutture alberghiere, i cui iter autorizzativi sono peraltro di competenza comunale e su cui la Regione non può intervenire.
Tali dati diventano ancora più positivi se si considera tutto l'ambito di Udine del settore ricettivo, che al momento
registrano un +1,43 negli arrivi e + 4,73 nelle presenze dei primi due mesi.
"Ribadisco – ha commentato il vicepresidente Luca Ciriani – la strategia di questa Amministrazione, che punta a promuovere tutto il territorio regionale, valorizzando nel corso dell'anno le specificità, e – sulla base della domanda prevista e della stagionalità – a rotazione le zone a più elevato potenziale turistico. Si è inserita in questo contesto la scelta, nel 2009, di valorizzare la ricettività di Udine e provincia nel corso dell'estate, con la creazione e il cospicuo investimento nei pacchetti "Music&Live" collegati ai grandi concerti, che hanno permesso alla ricettività friulana e udinese in particolare di raggiungere picchi di fruizione eccezionali. Tale strategia, come noto, è stata confermata anche per l'estate 2010, con ulteriori investimenti".
Quanto alla promozione del sistema di alberghi diffusi, "questa Amministrazione – ha sottolineato ancora Ciriani – non ritiene pertinenti le critiche degli albergatori relativamente alla allocazione delle risorse: gli alberghi diffusi, infatti, sono un patrimonio strategico per la promozione del turismo nelle zone rurali e montane, visti gli investimenti effettuati per la realizzazione delle strutture, che permettono non solo un ampliamento dell'offerta di qualità, ma anche il recupero dei centri storici di antiche frazioni, a vantaggio del turismo, della vivibilità dei luoghi e della loro cultura".
Agli albergatori udinesi Ciriani ha quindi chiesto proposte concrete: "E' evidente che il periodo di crisi economica non favorisce il turismo, in particolare nei periodi dell'anno nei quali, nei centri urbani, il turismo atteso è per lo più d'affari o congressuale. Di fronte a una crisi economica senza precedenti sarebbe auspicabile da parte degli albergatori friulani un piano di azione congiunto, un impegno diretto anche sul fronte delle proposte promozionali a vantaggio dell'attrazione di nuovi clienti. Questa Amministrazione è sempre pronta a sostenere l'impegno diretto dei privati in azioni pubblico-private di sostegno al turismo, a condizione che ciò avvenga anche attraverso l'analisi dei dati reali e non di ardite invenzioni".