Rapporti internazionali: Seganti, opportuna sinergia scienza-finanza

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Banca europea per gli investimenti (Bei) e Sincrotrone Trieste hanno sottoscritto oggi, alla presenza dell\’assessore regionale alle Relazioni Internazionali e comunitarie Federica Seganti, un contratto di finanziamento di 20 milioni di euro destinati al completamento e all\’avvio della nuova sorgente di luce FERMI@Elettra. L'atto è stato firmato dal vicepresidente Dario Scannapieco, responsabile per conto di Bei delle operazioni in Italia, a Malta e nei Balcani, il quale ha parlato di progetto di eccellenza, anche perché a livello europeo si sta dando la più grande attenzione alla struttura immateriale della conoscenza, e dal presidente di Sincrotrone Trieste Carlo Rizzuto, che ha definito l'accordo un passo significativo e ricordato come Commissione europea e Bei stiano formalizzando una activity che consentirà al mondo della ricerca di utilizzare gli strumenti finanziari senza aumentare i debiti di Stati e Regioni.
Ricordando "il recente incontro tra il presidente del Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo ed i rappresentanti della Bei per le interazioni operative tra la Regione e questa importante istituzione finanziaria europea", l'assessore Seganti ha evidenziato l'importanza del rapido completamento "di una struttura all'avanguardia nel mondo".
L'assessore ha quindi notato che la costruzione del nuovo acceleratore lineare di particelle sta già portando una ricaduta economica in regione di circa 100 milioni con il coinvolgimento di una ventina di imprese e delle relative maestranze.
"FERMI@Elettra si inserirà a pieno titolo nella filiera del processo di innovazione in Friuli Venezia Giulia – ha detto
l'assessore – andando a implementare quel collante tra chi studia e chi fa impresa che è la ricerca applicata".
"Questa struttura è già ambasciatore d'eccellenza di Trieste e del Friuli Venezia Giulia nel mondo" ha detto l'assessore, sottolineando l'importanza di fare massa critica guardando all'Europa in espansione e ricordando il colloquio avuto di recente a Belgrado sulla nuova sorgente di luce con il ministro serbo per l'Integrazione europea e la Ricerca scientifica e vicepremier Bozidar Djelic, che ha inviato a Trieste il prossimo autunno per metterlo in contatto con le opportunità offerte da questo nuovo strumento aperto alla comunità scientifica internazionale ed alle imprese.
Con FERMI@Elettra, che entrerà in funzione all'inizio del 2011 e affiancherà la sorgente di luce inaugurata nel '94. Sincrotrone Trieste intende porsi come uno dei principali punti di riferimento europei e mondiali nello studio delle superfici e dei nuovi materiali su scala atomica e subatomica.
Intanto, già in questa fase, ha confermato Rizzuto, la struttura è un dimostratore di componenti che vengono commercializzate e si sta arrivando alla creazione di una società ad hoc. Quanto alle applicazioni della nuova sorgente di luce esse sono tantissime, ha detto Rizzuto, citando ad esempio i catalizzatori delle automobili ed i medicinali e affermando che l'Europa ha potuto tener testa alla Cina anche perché "i centri come il nostro consentono di aumentare la qualità dei prodotti attraverso il miglioramento dei materiali"

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