Sabato 15 maggio 2010 dalle 19 alle 24 in occasione della Notte dei Musei l’Università di Trieste e il Civico Museo Revoltella presentano al pubblico nelle sale del Rettorato (che si trova al primo piano dell\’Edificio centrale di piazzale Europa) la collezione di 37 opere (di cui 29 dipinti e 8 tra disegni e incisioni) acquisite dall’Università in seguito all’“Esposizione Nazionale di Pittura italiana contemporanea”, inauguratasi nell’Aula Magna nel dicembre 1953 quando la città era sotto il Governo Militare Alleato, ancora in attesa di ricongiungersi alla madrepatria (ottobre 1954). Organizzatori dell’Esposizione furono il Magnifico Rettore Rodolfo Ambrosino, il Soprintendente Benedetto Civiletti e Gian Luigi Coletti, primo titolare della cattedra di Storia dell'arte dell'Ateneo triestino e Presidente per molti anni del Curatorio del Museo Revoltella, ed il loro intento era duplice: promuovere, come annunciò lo stesso Ambrosino, «manifestazioni civili e composte di italianità» con la «serenità e fiducia nei valori della cultura e dello spirito» invitando i migliori artisti italiani; educare il pubblico triestino alla comprensione dell’arte contemporanea.
L’esito dell’iniziativa fu memorabile. Settantacinque artisti, tra i più rappresentativi delle tendenze pittoriche italiane degli anni Cinquanta, inviarono una loro opera per partecipare alla mostra che prevedeva tre premi-acquisto (uno riservato agli artisti giuliani ed attribuito a Nino Perizi): risultarono vincitori Giuseppe Santomaso e Afro Basaldella, con la loro apertura non limitatamente “nazionale” ma efficacemente “europea”.
Le opere sono già state riunite nel 2008 (assieme ad alcune già presenti all’Esposizione, provenienti da collezioni pubbliche e private, e ad altre dello stesso periodo di proprietà del Museo Revoltella) in occasione della mostra 1953:l’Italia era già qui. Pittura italiana contemporanea a Trieste, nel cui Catalogo (a cura di Rossella Fabiani, Maria Masau Dan, Nicoletta Zanni), grazie ai vari contributi scientifici, si è potuto contestualizzare in modo approfondito l’evento che allora, per gli artisti e i critici d’arte invitati a parteciparvi (primo tra tutti: Lionello Venturi), ebbe grande risonanza non solo a livello locale, ma anche nazionale, riportando il fermento artistico di quegli anni.
Le opere, vincolate dalla Soprintendenza, ora sono collocate nella sede dell’Università, in piazzale Europa 1, non solo ai fini della salvaguardia ma anche ai fini della loro valorizzazione. La loro disposizione fa riferimento infatti alle correnti artistiche a cui appartenevano gli autori secondo la critica di allora (nella definizione di Decio Gioseffi: “tradizionalisti”, “gruppo di centro”, “maestri dell’arte astratta”), tenendole coerentemente unite e creando un percorso espositivo che si apre con i vincitori dei tre premi assegnati dalla giuria dell’Esposizione del 1953 per concludersi con la sezione che comprende i disegni e le incisioni. Un percorso pensato non solo per gli appassionati d’arte ma anche per gli studenti, che potranno conoscere direttamente le opere di autori che segnarono la vita artistica dell’Italia del secondo dopoguerra.
Elenco degli artisti presenti nella Collezione:
Gli artisti premiati: Giuseppe Santomaso, Cantiere, Afro Basaldella, Ricordo d’infanzia (opera attualmente in prestito per la Mostra dedicata ai Basaldella in corso a Passariano), Nino Perizi, Omaggio a Garcia Lorca
I Tradizionalisti: “impressionisti” Fioravante Seibezzi, Canale di Mazzorbo, Carlo Dalla Zorza, Burano 1950, Vincenzo Colucci, Paesaggio lunigiano, Giovanni Brancaccio, Natura morta; “Neoprimitivi”: Ottone Rosai, Case del Paradiso, Giovanni Omiccioli, Periferia a Monte Milvio, Antonio Donghi, Paesaggio, Edoardo Devetta, Il giardino; “Classicisti”: Alberto Salietti, Natura morta in blu, Gianni Vagnetti, Figura in blu; Francesco Trombadori, L’Arco di Giano; Alberto Ziveri, Paesaggio, Pino Casarini, Ritratto di signora E.C., Edgardo Sambo, Venus; Realisti: Carlo Levi, Ritratto di Umberto Saba; Surrealisti: Leonor Fini, Viso.
Il gruppo di centro: Enrico Paulucci, Porto verde, Guido Cadorin, La Nave, Camillo Caglini, Marina del Sud, Leone Minassian, Groviglio di cose, Fiorenzo Tomea, Candele in riva al mare, Pietro Melecchi, Fiori, Dino Predonzani, Cattedrale distrutta, Federico Righi, Case a Parigi, Romeo Daneo, Spaventacchio n.2. (inoltre il premiato Perizi)
Astrattisti: Gastone Breddo, Marina d’inverno (inoltre i premiati Santomaso e Afro Basaldella)
Opere in bianco e nero: Tristano Alberti, La madre, Francesco Coccia, Nudo di donna, Ugo Carà, Gioco di donna, Marcello Mascherini, Figura femminile, Tranquillo Marangoni, Oblò, Giuseppe Viviani, L’aquilone, Mino Maccari, Tafferugli, Arnaldo Ciarrocchi, Ragazza con gatto bianco
Programma
Inaugurazione della collezione 1953
ore 19
Introduzione
Sergio Paoletti
Prorettore vicario dell’Università degli Studi di Trieste
Fabrizio Magani
Soprintendente per i beni storici artistici ed etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia
Maria Masau Dan
Direttore del Civico Museo Revoltella / Comune di Trieste
Paolo Alessi
Presidente del centro Unesco di Trieste
Presentazione della collezione
Nicoletta Zanni
Docente di Storia della critica d’arte dell’Università degli Studi di Trieste
L’edificio centrale dell’Ateneo: storia e architettura
Valentina Fernetti
Ingegnere
Brindisi offerto dall’Università degli Studi di Trieste
ore 21
Visita guidata
Caterina Ratzenbeck
Dottore magistrale in Storia dell’arte
ore 22
L’edifi cio centrale dell’Ateneo e l’Aula Magna
Valentina Fernetti
Ingegnere
Diana Barillari
Docente di Storia delle tecniche architettoniche dell’Università degli Studi di Trieste
ore 23
Visita guidata
Caterina Ratzenbeck
Dottore magistrale in Storia dell’arte