Pesca: Violino su nuovo ruolo ente tutela pesca

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Udine – \”L\’Ente Tutela pesca non sarà soppresso, ma solo razionalizzato\”.Così Claudio Violino, assessore regionale alle Risorse agricole, naturali e forestali, smentisce le insistenti voci sulla eventuale soppressione dell\’Ente Tutela Pesca del Friuli Venezia Giulia. "Per togliere ogni dubbio in merito – dichiara Violino – voglio rispondere subito alle insistenti voci che prospettavano la soppressione dell'Ente Tutela Pesca, e dire che non c'è assolutamente l'intenzione, né da parte della Giunta, né tantomeno da parte mia, di eliminare un organismo che ricopre un ruolo importante nella gestione dell'ambiente regionale".
L'assessore spiega, poi, che in un momento difficile come quello attuale, soprattutto con i tagli che anche la direzione centrale delle Risorse agricole, naturali e forestali ha dovuto subire, le istituzioni e gli organismi regionali hanno la necessità di essere riorganizzati razionalmente, rispettando i principi di efficienza, efficacia ed economicità.
Anche l'Ente tutela Pesca si inserisce in questa manovra e l'assessore ha affidato ai suoi uffici la stesura di una bozza di disegno di legge per la riorganizzazione dell'Ente.
"Voglio ribadire che quella che si sta scrivendo è soltanto una bozza di riforma" – spiega l'assessore. "Una volta che questo documento verrà alla luce – aggiunge Violino – sarà attivata un'ampia concertazione per arrivare ad un testo definitivo che sia il più possibile condiviso".
"Fondamentalmente – rileva Violino – questa bozza segue due direttive: innanzitutto eliminare sprechi e ridondanze, come per esempio la presenza di tanti consiglieri nel consiglio di amministrazione; e io spero che in questo senso i pescatori facciano uno sforzo di coesione, condividendo in modo ampio questa posizione".
Dall'altro lato, secondo l'assessore, si sta valutando se c'è la possibilità di assegnare all'Ente anche competenze di assistenza tecnica nel settore ittico produttivo (come per esempio gli allevamenti di trote, settore senza dubbio di rilievo), da affiancare alle competenze di controllo di qualità delle acque già in essere.
"Chi opera in settori come quello dell'allevamento ittico – conclude Violino – non può prescindere dalla tutela delle acque; dunque, anche su questo ci sarà da confrontarsi e non appena la bozza sarà pronta apriremo un sereno confronto tra tutte le parti interessate".

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