Recuperato il primo dei sei treni regionali destinati alle Marche

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L’assessore Viventi visita l’Officina ferroviaria di Ancona. È pronto per tornare in servizio il primo dei sei treni regionali ristrutturati dalle Ferrovie dello Stato e destinati alle Marche. L’intervento è curato dall’Officina manutenzione rotabili di Ancona. L’assessore regionale ai Trasporti, Luigi Viventi ha visitato oggi la struttura, accompagnato dal direttore regionale di Trenitalia, Danilo Antolini. Il responsabile dell’impianto di manutenzione, Alessandro Tullio, ha illustrato la tipologia degli interventi di recupero effettuati: ciascuno dei sei convogli è composto da due motrici e due vagoni, rivestiti esternamente da una nuova pellicola protettiva, mentre internamente i lavori hanno riguardato la sostituzione delle tappezzerie dei sedili con stoffe ignifughe e una pulizia generale. “Interventi necessari per assicurare un trasporto ferroviario migliore anche in termini di qualità del servizio – ha sottolineato Viventi – La tipologia del materiale rotabile diventa fondamentale anche lungo le tratte locali, tradizionalmente più svantaggiate, in modo da convincere i passeggeri a utilizzare il treno Una scelta utile per decongestionare la viabilità stradale, sempre più invasiva e problematica”. Complessivamente, nel 2010, le Ferrovie hanno destinato 200 mila euro per ristrutturare, presso l’Officina di Ancona, 20 carrozze e 10 automotrici diesel in sevizio nel compartimento dorico. Il ripristino dei sei convogli regionali, utilizzati lungo la linea adriatica e nella direttrice Fabriano – Foligno, richiede un investimento di 80 mila euro. L’officina manutenzione di Ancona occupa un’area di 110 mila metri quadri, 45 mila dei quali coperti da tre capannoni. Le persone impegnate sono 170 ed eseguono le manutenzioni di primo e secondo livello dei treni in dotazione del compartimento o provenienti da altre realtà nazionali. Attigua all’impianto è dislocata la Sala operativa regionale che controlla, giornalmente, il traffico di 160 treni lungo i 450 chilometri della rete marchigiana.

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