Il presidente Spacca all’VIII Giornata della ricerca e dell’innovazione di Confindustria

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“Aggregazione tra imprese, trasferimento tecnologico, maggiore utilizzo della leva finanziaria, più progettualità collaborativa: sono questi gli assi attraverso cui sostenere la competitività delle imprese e una crescita basata su ricerca e innovazione”. Così il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, nel suo intervento all’VIII Giornata della ricerca e dell’innovazione di Confindustria questa mattina all’Auditorium della Tecnica di Roma, presenti la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, il vicepresidente della Commissione Europea Antonio Tajani, la commissaria europea alla Ricerca, Innovazione e Scienza Màire Geoghegan-Quinn e il ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Mariastella Gelmini. Proprio con il vicepresidente Tajani, Spacca ha avuto un primo colloquio che sarà approfondito a Bruxelles in un incontro sul Programma europeo di innovazione e ricerca. “Siamo ancora dentro una crisi pesantissima – ha detto Spacca – In questa fase, purtroppo, più che investire sull’innovazione, le Regioni, come lo Stato del resto, sono impegnate a concentrare le risorse sulla protezione del lavoro e sul sostegno alla finanza. Nonostante questo, sono consistenti le misure finanziarie che la Regione Marche ha predisposto utilizzando fondi europei per sostenere ricerca e innovazione. L’aggregazione tra imprese è una di queste, poiché rappresenta un elemento decisivo non solo per superare il limite dimensionale, ma anche per diffondere la cultura della collaborazione. Il trasferimento tecnologico e delle conoscenze organizzative sono un ulteriore fattore di crescita: più che fare ricerca, difficile per le imprese marchigiane che non possiedono le dimensioni critiche necessarie per investire, è fondamentale lavorare sul trasferimento delle conoscenze e delle tecnologie, vale a dire sull’adattamento e l’applicazione delle attività di ricerca svolte dalle università verso le imprese del territorio. La leva finanziaria – ha aggiunto – è il terzo elemento per sostenere la crescita con l’innovazione, ricorrendo ai fondi di garanzia, al capitale di rischio e alla progettazione con fondi Bei, attività per cui la Regione Marche si è particolarmente distinta negli ultimi anni”. E l’innalzamento del livello di progettualità collaborativa tra Regioni e Stato e tra Regioni e Unione Europea rappresenta un ulteriore elemento su cui puntare per favorire ricerca e innovazione delle imprese. “Un esempio – ha rilevato Spacca – è il progetto sulla Domotica che la Regione Marche ha sottoposto al ministero della Ricerca due anni fa: ancora siamo in attesa di una risposta. Quello sulla Domotica non può essere concepito come un progetto solo marchigiano: crederlo, procedendo senza una progettualità condivisa e collaborativa, significherebbe porre limiti alle sue possibilità di successo”. A sostegno delle imprese che vogliono innovare, ha rilevato infine il presidente Spacca, utile strumento è anche l’”Osservatorio delle best practices sull’innovazione” nato dalla collaborazione tra Confindustria e Sindacati presso la Conferenza delle Regioni: un modo per mettere in rete e comunicare le migliori esperienze in fatto di innovazione.

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