Si è aperta ieri 5 ottobre a Bruxelles l’ottava edizione degli “Open Days – Settimana Europea delle Regioni e delle Città”, evento organizzato ogni anno dalla Commissione europea e dal Comitato delle regioni, il cui tema è: “Europa 2020: competitività, cooperazione e coesione per tutte le regioni”. Nella sede del Portogallo presso l’UE, in una sala affollata di diplomatici e rappresentanti istituzionali di diversi Paesi europei, il Veneto è stato il vero protagonista della scorsa giornata di lavori, in occasione del seminario dal titolo “Crescita intelligente. Utilizzare la Politica Regionale Europea per uno sviluppo sostenibile che punti ad una maggiore qualità della vita”. L’assessore regionale alla cooperazione transnazionale e transfrontaliera, Roberto Ciambetti, ha illustrato le finalità del progetto OSAIS (Observatory on State Aid Impact), inserito nel programma Interreg IVC con un budget di quasi due milioni di euro. Nato sull’onda del dibattito aperto sull’efficienza degli aiuti di Stato alle piccole e medie imprese, il progetto OSAIS ha come capofila la Regione del Veneto – in virtù proprio della presenza nel suo territorio di un fitto tessuto di PMI sul quale si regge gran parte dell’economia della regione – e vede la partecipazione di ben dieci partner europei: Murcia (Spagna), Larnaca (Cipro), Timi (Romania), Lisbona (Portogallo), Bautzen (Germania), Heraklion (Grecia), Tren_ín (Slovacchia), Opolskie (Polonia), il land della Bassa Austria e la regione francese di Champagne-Ardenne. “La rete delle piccole e medie imprese e in particolare l’esperienza veneta – ha sottolineato Ciambetti – riscuotono un grande interesse da parte della comunità internazionale e sono in molti a ritenere che questo modello possa rappresentare una soluzione alla crisi economica. Ricalibrare la normativa europea in materia di aiuti di Stato a questo settore, quindi, è un tema assolutamente d\’attualità”. “L’obiettivo di fondo del progetto OSAIS – ha spiegato l’assessore veneto – è proprio quello di migliorare l’efficacia delle politiche regionali e locali nel campo della modernizzazione economica e aumentare la competitività dei settori produttivi attraverso buone pratiche e conoscenze per il sostegno finanziario alle piccole e medie imprese. Queste ultime, infatti, oltre ad essere un motore del sistema produttivo nel Veneto e in altri Paesi europei, rappresentano un importante valore sociale ed etico dell’agire economico. Proprio il venir meno di questi valori in gran parte della finanza internazionale ha creato i presupposti della profonda crisi economica che stiamo vivendo. Per questo è un nostro dovere attuare politiche di sostegno a questo modello di sviluppo”.
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