Trimestre positivo per l’export delle imprese locali

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Dopo una prima parte dell’anno particolarmente negativa per le imprese della provincia di Ancona, nel secondo trimestre le esportazioni hanno ripreso a crescere in maniera sostenuta, riavvicinandosi a livelli antecedenti la fortissima crisi del 2009. In base ai dati forniti dall’ISTAT, nel periodo compreso tra aprile e giugno le imprese della provincia di Ancona hanno esportato beni per 830 milioni di euro, in aumento del 20,8% rispetto allo stesso periodo del 2009; considerando l’intero semestre, l’export sale a 1,47 miliardi di euro con un aumento su base annuale del 5,5%; si tratta di un risultato estremamente importante considerato che il primo trimestre si era chiuso con una variazione negativa del 6,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La buona performance registrata nella provincia di Ancona non è un caso isolato ed è tutto il tessuto produttivo marchigiano a beneficiare di una fase di ripresa della domanda estera: la crescita delle esportazioni del secondo trimestre è stata infatti del 21,4% rispetto alla media nazionale del 18,2% e considerando tutto il primo semestre si hanno variazioni del 6,9% e del 12,4% (nei primi tre mesi dell’anno tutta l’economia regionale aveva sofferto di una contrazione dell’export in controtendenza rispetto a quanto stava accadendo a livello nazionale).
Dal confronto con i dati delle esportazioni dei singoli trimestri si osserva che negli ultimi tre mesi è stato raggiunto un valore nettamente più elevato rispetto a quelli che hanno caratterizzato tutto il 2009 e la prima parte del 2010; si è ancora distanti dal livello antecedente la crisi, ma ci si è allontanati dai minimi dello scorso anno.

L’incremento complessivo degli scambi commerciali ha prodotto un sensibile rialzo anche del valore delle importazioni della nostra provincia, salite a 800 milioni di euro negli ultimi tre mesi (+26,9% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno). Nel semestre iniziale del 2010 le importazioni sono aumentate complessivamente del 31,3%, riducendo l’attivo della bilancia commerciale a soli 73 milioni di euro.
Molti sono i settori che nell’analisi delle esportazioni del primo semestre 2010 mostrano una ripresa: i prodotti alimentari (+9,7%), il legno e la carta (+13%), gli articoli in gomma e materie plastiche (+11,1%), i metalli e prodotti in metallo (+47%), gli apparecchi elettronici (+6,4%), gli apparecchi elettrici (+12,7%) ed i macchinari (+9,7%).
Viceversa continuano a mostrare segnali di difficoltà il sistema moda (prodotti tesili, abbigliamento, pelli ed accessori con un calo del –12,1%) ed i mezzi di trasporti (-72,3%). Questi ultimi tuttavia risentono dell’andamento delle esportazioni della nautica che mostra una volatilità degli andamenti molto marcata, dato l’ingente valore delle commesse ed i tempi molto lunghi delle consegne.

Segnale molto incoraggiante è quello proveniente dagli apparecchi elettrici, comprendente gli apparecchi per uso domestico, che dopo la forte battuta d’arresto subita nel corso del 2009 e nei primi tre mesi del 2010 sono tornati a crescere e rappresentano al 30 giugno 2010 il 31% delle esportazioni doriche (erano il 27% al 31 marzo 2010).
Le importazioni della provincia di Ancona nei primi sei mesi del 2010 si dividono in parti quasi uguali fra i prodotti dell’estrazione di minerali da cave e miniere (627 milioni di euro, in crescita del +40,1% rispetto al primo semestre 2009) e i prodotti delle attività manifatturiere (782 milioni di euro, +26,6%).
Come spesso sottolineato le esportazioni sono rivolte principalmente ai mercati europei, infatti l’Unione Europea assorbe il 63,02% delle esportazioni della provincia di Ancona del primo semestre 2010, con una crescita del 7,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; mentre gli altri paesi europei non aderenti all’Unione Europea rappresentano il 12,84% del totale (+6,5%). Le importazioni si ripartiscono in parti simili fra i paesi europei (che rappresentano il 31,7% delle importazioni doriche ) ed il medio oriente (40,2%), in analogia con quanto già indicato per i principali prodotti.

Il Presidente della Camera di Commercio di Ancona, Rodolfo Giampieri commenta: “Questi dati, finalmente positivi per ciò che concerne la penetrazione commerciale all’estero, confermano il valore e l’impegno delle nostre imprese che affrontano con decisione le grandi sfide; inoltre questi risultati testimoniano innanzitutto che la strategia di reazione alla crisi puntando sui mercati stranieri è una scelta che paga. Ricordiamo che questi imprenditori possono contare – nei processi di internazionalizzazione – sul sostegno della Camera di Commercio che attraverso la propria azienda speciale Marchet, in collaborazione con la Regione Marche, li accompagna e li segue in ogni fase di questo percorso.
Tutto questo conferma la nostra convinzione di continuare con forza e coerenza in questa direzione aiutando le imprese anche di più piccola dimensione ad affrontare con successo i mercati internazionali che per primi hanno saputo reagire alla crisi: l’obbiettivo primario, di fronte alla situazione di domanda interna stazionaria, è quello di rilanciare in questo modo la produzione industriale e di conseguenza anche il mercato del lavoro.

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