Europa-Regioni: politica agricola comune, regioni UE in difesa dei redditi agricoli – il vice presidenter Pedrini al vertice di Bruxelles

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Si è tenuta ieri al Comitato delle Regioni di Bruxelles la Conferenza dibattito sulla nuova Politica agricola comune “Una Pac forte, rinnovata e in linea con le sfide del 21° secolo”. Ha preso parte all’evento, il vice presidente e assessore all’Agricoltura, Paolo Petrini, invitato come relatore sia in rappresentanza delle Marche, sia in qualità di presidente della Rete delle Regioni europee Ogm – free. “L’Europa ci deve aiutare – ha detto Petrini – a stabilizzare i mercati, anche con misure specifiche. I redditi dei nostri agricoltori non possono reggere ancora a lungo in presenza di oscillazioni dei prezzi così marcate, per colpa di speculatori sempre più aggressivi”. Petrini si è poi soffermato sul ruolo dei territori. “Il ruolo delle Regioni – ha ribadito – è essenziale affinché la politica agricola comune venga adattata alle specificità locali. Mantenere diversità e qualità nelle produzioni agricole rappresenta un vantaggio competitivo irrinunciabile”. A questo proposito Petrini ha esortato la Commissione Ue a dar seguito alla dichiarazione che la stessa aveva fatto lo scorso luglio circa la possibilità di poter vietare l’uso degli Ogm nei diversi territori. “Dar spazio agli Ogm – ha sottolineato Petrini – mentre si cerca di finalizzare la Pac ad obiettivi di qualità, sarebbe una contraddizione incomprensibile”.

Petrini ha poi relazionato sulle misure agro ambientali realizzate nelle Marche, focalizzate sull’ortofrutticolo, considerate una vera e propria best practice. Un accordo agro ambientale d’area che garantendo un sostegno alle produzioni frutticole biologiche e a basso impatto ambientale, contribuisce alla produzione di frutta di eccellente qualità. Un progetto a cui hanno creduto anche gli agricoltori della Valdaso che hanno aderito con oltre 400 ettari di frutteto.

Petrini si è soffermato infine sul budget dedicato alla Pac, “rimaniamo fiduciosi nella volontà europea di lasciare inalterate le risorse per la nostra agricoltura, pur in presenza di cambiamenti che ne determineranno una diversa distribuzione”, ha detto.

Difesa dei redditi agricoli, dunque, lotta alle speculazioni e alle tensioni sulle materie prime, nuove opportunità per i giovani in agricoltura: sono questi alcuni dei principali temi sollevati dai rappresentanti delle regioni europee, chiamate a discutere a Bruxelles sul futuro della Politica agricola comune. Il Comitato delle regioni Ue ha accolto una serie di tavole rotonde a cui si sono succeduti, oltre a Paolo Petrini, anche i rappresentanti di Toscana ed Emilia Romagna. Al tavolo del confronto a tutto campo anche l'europarlamentare José Bové, ma anche i rappresentanti della Commissione europea.

Quest’ultima, a giugno, presenterà una proposta legislativa di riforma della Pac, che poi passerà all'esame di Consiglio e Parlamento. In vista di questi appuntamenti, le regioni, che oggi hanno preso parte al dibattito, hanno messo nero su bianco le loro richieste in un documento consegnato al rappresentante del commissario europeo all’Agricoltura, Ciolos. Alle preoccupazioni dei rappresentanti francesi per il futuro dell'agricoltura europea di fronte alle speculazioni e alle fluttuazioni dei prezzi ma anche all'esito dei negoziati per il libero scambio a livello internazionale, si sono unite quelle degli italiani per la difesa del reddito degli agricoltori e per la valorizzazione della produzione di qualità

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