Approvata la risoluzione per lo smaltimento dei rifiuti elettrici ed elettronici

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“Il problema dei rifiuti elettrici ed elettronici e il loro smaltimento inizia a preoccupare l’Unione Europea che chiede regole più stringenti per la gestione di tali reflui e, allo stesso tempo, una semplificazione degli obblighi amministrativi per le imprese”. Questo è l’allarme lanciato nel corso l’ultima sessione plenaria dell’Assise di Strasburgo dove è stata approvata una risoluzione legislativa che introduce nuovi target per la raccolta, il riciclo e il riutilizzo dei rifiuti elettrici ed elettronici. Un problema che da tempo è al centro di accese discussioni e che necessita di risposte serie e non vaghe. Ad esprimere la propria preoccupazione l’europarlamentare molisano Aldo Patriciello che ha detto: “si tratta di cambiamenti importanti che ora saranno al vaglio del Consiglio in vista di una possibile seconda lettura.

Con questa risoluzione il Parlamento europeo ha inviato un forte segnale alle autorità pubbliche, ai produttori e ai consumatori tant’è che tutti dobbiamo fare la nostra parte per garantire la raccolta e il riciclo di una quantità maggiore dei nostri prodotti elettrici ed elettronici. Abbiamo inoltre stabilito norme più severe per bloccare la spedizione illegale di rifiuti potenzialmente nocivi nei paesi in via di sviluppo”. Il tutto in considerazione che grandi quantità di scarti, dichiarati illecitamente come riutilizzabili, vengono esportati nei paesi in via di sviluppo dove spesso sono smaltiti in condizioni pericolose, soprattutto tramite la partecipazione di bambini, vittime e schiavi asserviti alla fredda logica di chi vuol guadagnare facilmente senza troppi scrupoli in nome del “dio danaro”. L’obiettivo del Parlamento è chiaro dal 2016 gli Stati membri dovranno essere in grado di smaltire l’85% dei rifiuti elettronici che producono, così come previsto dalle regole già in vigore per il 2012 dove c’è l’obbligo di eliminare 4 kg di rifiuti per abitante. Oltre a tutelare la salute dei cittadini la misura approvata dall’aula porterà importanti vantaggi soprattutto all’ambiente. Inoltre, è stato proposto, di ridurre il numero delle categorie delle apparecchiature elettriche con lo scopo di semplificare gli obblighi che gravano sulle imprese, cosi come si dovranno semplificare le procedure di registrazione che garantiscono ai consumatori il diritto di disporre, senza alcun onere aggiuntivo, i rifiuti elettrici in appositi centri di raccolta e allo stesso tempo restituire, nel caso di oggetti non ingombranti, il rifiuto al punto di vendita, il che troppo spesso non avviene causa i continui inceppamenti dell’ingranaggio che, da anni sfrutta l’ambiente quale fonte principale di risorsa senza sapere che se non si correrà ai ripari prima ci sarà un’implosione del sistema sempre più sotto pressione, sempre più minato da chi vede nell’ utilizzo anomali dell’ambiente la gallina dalle uova d’oro.

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