Sviluppo rurale in Veneto. Proposta “manovra” da 80 milioni di euro

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Un significativo spostamento di risorse verso il primo Asse “Competitività” ed una rimodulazione del secondo “Ambiente e spazio rurale”, puntando sulle misure che hanno maggiormente incontrato l’interesse del settore agricolo. È questa la motivazione della proposta di modifica prevista dalla Regione al Programma di Sviluppo Rurale del Veneto, illustrata al Comitato di Sorveglianza del PSR stesso, al quale sono stati anche presentati la Relazione Annuale di Esecuzione 2010 (RAE) e un nuovo aggiornamento sullo stato di avanzamento del programma.
Tema centrale dell’incontro è stata la “manovra” per migliorare l’efficacia del Programma, in vista della fase finale del periodo di programmazione. La modifica riguarda in particolare uno spostamento di risorse verso l’Asse 1 “Competitività”, per complessivi 79,6 milioni di euro. Le risorse andranno innanzitutto ad incrementare gli investimenti in ammodernamento delle aziende agricole, ma serviranno anche a sostenere l’accrescimento del valore aggiunto e le attività di informazione e promozione delle produzioni agroalimentari. La maggior parte dei fondi verrebbe prelevata dall’Asse 2 “Ambiente e spazio rurale”, la cui spesa programmata risulterebbe quindi ridotta di 64,5 milioni di euro. L’operazione comprende anche una riduzione della spesa relativa alla misura di Assistenza Tecnica al programma, pari a 15 milioni di euro, e una serie di compensazioni finanziarie interne al primo e al secondo asse. Il senso della proposta di modifica, già approvata dalla Giunta Regionale e attualmente all’esame della Commissione del Consiglio Regionale, è di razionalizzare e migliorare l’impiego delle risorse disponibili, riducendo o eliminando quelle misure che non hanno avuto riscontri effettivi rispetto alle esigenze ed alle richieste delle imprese e degli operatori agricoli e rurali.
Il rappresentante della Commissione presente al Comitato di Sorveglianza ha espresso alcune considerazioni e perplessità sulla manovra, invitando la Regione ad approfondire le ragioni dello scarso successo di alcune misure del PSR ed in particolare dell’Asse-2, per poter motivare e giustificare possibili riduzioni di risorse programmate a sostegno dell’agroambiente.

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