Deposito gas Rivara (Modena), la Regione ribadisce la contrarietà

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Il gas stoccato in Emilia-Romagna, circa 8 miliardi di metri cubi, rappresenta il 30% del gas stoccato in Italia
Inoltre altri tre miliardi di metri cubi di gas sono in arrivo da qui al 2015 in base alle proposte avanzate e almeno cinque giacimenti esauriti o in via di esaurimento nel territorio emiliano romagnolo potrebbero in futuro essere destinati allo stoccaggio del gas naturale. Sono alcuni dei dati esposti oggi in audizione sul deposito gas di Rivara (a S.Felice sul Panaro, in provincia di Modena) dall’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli che ha confermato la contrarietà al deposito.

«Non ci sono le garanzie minime di sicurezza per costruire un deposito di quel tipo, non c’è alcuna ragione per stoccare in acquifero, visto che ci sono depositi di gas esauriti e in via di esaurimento che si adattano benissimo allo scopo, e già ora questo territorio contribuisce ad ospitare circa il 30% dell’intera quantità di gas stoccato in Italia», ha sottolineato Muzzarelli, rilevando infine che «i siti di estrazione di gas naturale in Emilia-Romagna sono 21».

«Nessuna ricerca ulteriore può trovare risposte al problema centrale che si pone in quell’area e cioè al rischio sismico, che è ampiamente comprovato dagli studi e dai fatti, e inoltre – ha proseguito Muzzarelli – come abbiamo scritto nella delibera di Giunta dello scorso 8 febbraio, anche il rischio insito nelle operazioni di immissione ed estrazione del gas è difficilmente quantificabile, per cui è doveroso applicare il principio di precauzione sancito dal Diritto Comunitario. Inoltre, per quanto riguarda l’abbassamento delle tariffe del gas, la chiave sono le politiche di liberalizzazione e l’avvio di nuove scelte energetiche, nell’ottica europea della strategia Europa 2020»

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