Gian Mario Spacca su Banca delle Marche

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“Quello che la Regione Marche sta facendo in questo momento, su mandato dell\’Assemblea Legislativa, è l\’esercizio di una attenzione, richiamata e condivisa da tutta la comunità regionale, per monitorare il destino di un istituto di credito fondamentale per l’economia delle piccole e medie imprese e delle famiglie marchigiane In effetti la Regione si sta limitando, così come è nel perimetro delle sue prerogative, ad una moral suasion nei confronti della comunità regionale affinché i marchigiani partecipino nella maniera più diffusa e ampia alla ricapitalizzazione di Banca delle Marche, secondo le indicazioni di Banca d'Italia. L'istituto è infatti l’ultimo presidio finanziario a carattere regionale ed è dunque necessario il coinvolgimento di tutti a sostegno della sua autonomia. Al di là di questa azione di informazione alla propria comunità, la Regione non può fare. Non esiste infatti nessuna responsabilità o competenza, profili di governance, nomine di membri del cda o sindaci, o altri incarichi interni o esterni che consentano di fare altro. Quanto al richiamato presunto controllo della politica? È sorprendente che dopo decenni in cui è stata consacrata la separazione tra banca e politica, in nome della sacra autonomia delle Banche, assolutamente rese impermeabili alle pressioni politiche, ora qualcuno venga a chiedere spiegazioni proprio alla politica. Quello che la Regione Marche sta facendo dunque è semplicemente un'azione doverosa di informazione e sensibilizzazione per favorire la conservazione di una governance regionale più ancorata alle esigenze delle Pmi e delle famiglie marchigiane, chiamando a raccolta tutta la comunità regionale, a partire dalle prime cento imprese in ordine di fatturato, per giungere fino alle famiglie in possesso di alcuni risparmi da investire in piccoli pacchetti azionari, che in base alle decisioni che saranno assunte, definiranno una nuova governance e nuove responsabilità, da cui la Regione e la politica continueranno a restare estranee”.

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