Barriere antirumore Rfi, incontro istituzionale e tecnico in Regione

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Casini: “A fianco dei Comuni”. Mangialardi: “Chiediamo un progetto condiviso con il territorio”

No a una progettazione “indifferente alle peculiarità territoriali”, sì a scelte condivise con le amministrazioni locali. I Comuni costieri marchigiani prepareranno un documento congiunto che porteranno all’attenzione dei ministri dei Trasporti, dell’Ambiente e della Salute. Regione e Anci Marche chiederanno formalmente di essere ricevuti per illustrarlo e conseguire un abbattimento dell’inquinamento acustico con soluzioni contestualizzate al paesaggio coinvolto. Inoltre, in vista della prima conferenza di servizio che riguarderà il Comune di Mondolfo, in programma a Roma il prossimo 9 luglio, le amministrazioni comunali costiere stanno valutando la possibilità di partecipare a livello istituzionale, “per portare una voce univoca marchigiana al Tavolo che discuterà il progetto di Mondolfo”.

Anna Casini

È quanto emerso dall’incontro politico e tecnico, promosso dalla Regione Marche a Palazzo Raffaello, per coordinare una strategia comune sul Piano di abbattimento del rumore di Rfi (Rete ferroviaria italiana), che prevede il posizionamento di barriere lungo la linea adriatica marchigiana. La riunione, molto partecipata, ha visto la presenza di sindaci, assessori e tecnici comunali. “La posizione della Regione è chiara ed è stata espressa in tutte le sedi istituzionali: appoggiamo le richieste che vengono dai territori, saremo sempre al loro fianco”, ha assicurato la vicepresidente Anna Casini, che ha guidato l’incontro insieme al presidente Anci Marche, Maurizio Mangialardi. “Non dobbiamo muoverci separatamente, ma parlare con voce univoca per pretendere una progettazione contestualizzata al territorio coinvolto”. I Comuni, ha detto Mangialardi, “respingono il progetto di Rfi. Non sono contrari alla velocizzazione del tracciato e all’abbattimento dei rumori, ma occorrono scelte ragionate, calate nella realtà che ospiterà gli interventi previsti”.

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