Ricette “Buone e fatte bene”, gli chef delle Marche tornano nelle scuole

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Gli chef delle Marche tornano a scuola. Come “docenti” spiegheranno agli studenti che genuinità e stagionalità sono strettamente legati al territorio, che il cibo buono non sempre è fatto bene. Importante è conoscere quello che finisce sulle nostre tavole, nei nostri piatti: essere consapevoli aiuta a scegliere correttamente quello che mangiamo. Dai fornelli alla cattedra il passo è breve, per l’Unione regionale Cuochi Marche: lunedì 3 febbraio, sei chef dell’associazione incontreranno 90 ragazzi della Scuola Lorenzini (Istituto comprensivo San Francesco) di Jesi per una lezione sulla corretta alimentazione. Come libro di testo avranno il ricettario curato dalla stessa associazione “Ricette Buone e Fatte Bene”, aggiornato con nuove preparazioni legate alla territorialità. Nel 2018 Regione Marche e Unione Cuochi hanno siglato un protocollo d’intesa per promuovere la cultura enogastronomica marchigiana e le tipicità alimentari locali. La squadra degli chef, presente a Jesi, sarà composta da Luca Santini (presidente Unione Regionale cuochi Marche e docente all’Alberghiero Panzini di Senigallia), Simone Baleani e Marino Martelli (ristorante “Il Molo” di Portonovo di Ancona), Serena D’Alessio (Relais Marchese del Grillo di Fabriano), Claudio Api (ristorante Arnia del Cuciniere di Falconara Marittima), Elis Marchetti (ristorante Osteria della Piazza di Ancona). Baleani non si nasconde: “È il quarto anno che promuoviamo il format nelle scuole, ripreso poi nel protocollo con la Regione. Abbiamo iniziato dalla provincia di Ancona, per toccare successivamente istituti scolastici di altre realtà provinciali. Siamo partiti forte, con grande partecipazione da parte delle scuole che hanno aderito in maniera convinta. I ragazzi rispondono con simpatia ed entusiasmo. Gli incontri durano un’ora. Parliamo di territorio e della stagionalità dei prodotti marchigiani”. Il tutto corroborato dalla “Merenda dei Campioni”: pane e olio extravergine di oliva Igp strettamente marchigiano. Quello servito nel 2020, secondo un calendario annuale itinerante della genuinità, rappresenterà il meglio della produzione ascolana. “Al termine delle lezioni – spiega Baleani – lasciamo il nostro ricettario, rinnovato nella grafica e nei contenuti. La nuova edizione include ricette sul pane marchigiano, sul maritozzo preparato con mosto d’uva marchigiano. Il ricettario ci serve per far arrivare un messaggio più forte dentro le case, per assicurare continuità didattica, alimentare ed educativa alle lezioni in classe. Rappresenta una sorta di Cavallo di Troia per interfacciarsi con genitori e nonni, per offrire argomenti di discussione e approfondimento. Negli anni abbiamo riscontrato che costituisce un approccio valido, appagante e funzionale”. Dopo la tappa jesina, i cuochi si recheranno presso scuole della provincia di Pesaro, Ascoli Piceno, Fermo e Macerata. Sono già una quindicina gli istituti scolastici visitati dagli chef. Lo scorso anno sono stati anche nel carcere di Marino del Tronto (Ascoli Piceno), dove si sono messi ai fornelli per svelare qualche segreto della cucina marchigiana a un gruppo di detenuti interessati all’arte culinaria.

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