Coronavirus, le difficoltà degli esercizi e chiusi e di quelli aperti

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“Se medici e infermieri sono gli eroi di questa durissima stagione che l’Italia e il nostro territorio, tra i più flagellati dopo la Lombardia, sta vivendo, ci sono altre figure che confortano la nostra quotidianità e la rendono più vivibile e in qualche modo normale: gli esercenti dell’alimentare che provvedono al nostro fabbisogno giornaliero, esposti molte ore e sette giorni su sette a un flusso di persone che vede nell’approvvigionamento qualcosa di più che la risposta al primo fabbisogno” spiega Massimiliano Polacco,componente di Giunta di Camera Marche “si tratta di una situazione che protratta diventerà difficile per queste figure. Allo stesso rischio esposti anche gli addetti di farmacie e parafarmacie ancora più direttamente in contatto con una clientela spesso non in perfetta forma, a cui dispensano anche indicazioni e supporto

Nelle Marche gli esercizi commerciali aperti sono 12.708   e occupano 20.010 persone: di questi punti vendita 5954 sono dedicati al commercio alimentare (tra ipermercati, supermercati, minimercati , commercio al dettaglio di bevande e tabacco) e impiegano 12.202 addetti1.192 i punti vendita aperti nel settore servizi alla persona (farmacie, parafarmacie, vendita di articoli igienico-sanitari, medicali, ortopedici e di igiene personale): lavorano in questi negozi 2.157 dipendenti.

Poco più di un terzo del settore del commercio è aperto. E se da una parte c’è l’affanno ma l’operatività dell’alimentare al dettaglio, dall’altro c’è la chiusura della ristorazione legata all’accoglienza, come della piccola ristorazione, i bar etc. : per queste realtà, che non hanno entrate ma sostengono costi, la situazione sta per un altro verso diventando difficilissima” aggiunge Polacco

Nel complesso nel nostro Paese sono mezzo milione gli esercizi commerciali e dei servizi alla persona, al cui interno lavorano 800mila dipendenti, che restano aperti in base al decreto del Governo anti-coronavirus. Fra questi, più di 230mila riguardano il settore alimentare, che assicura una copertura capillare sull’intero territorio nazionale. 

Scarica i dati e le tabelle

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