Porto di Ancona, la cantieristica navale offre grandi opportunità a tutta la subfornitura della cosiddetta “Italia di mezzo”

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l porto crea valore e va tutelato. Ancora una volta la CNA di Ancona ha dimostrato, numeri alla mano, quanto il Porto di Ancona rappresenti uno snodo fondamentale per l’economia marchigiana. Sono infatti stati tanti gli imprenditori provenienti dalle aree deindustrializzate del territorio marchigiano, e non solo, che hanno preso parte al B2B della Nautica organizzato in occasione dell’edizione 2021 di Tipicità in Blu. Artigiani e piccole imprese che si sono fatti trovare pronti alla chiamata di CNA, per raccogliere nuove relazioni di business con i cantieri navali locali.

“Il mercato della nautica mondiale parla la lingua di Ancona e delle Marche – sottolinea il presidente di CNA, Maurizio Paradisi- e lo fa da più di vent’anni grazie alla realizzazione nel nostro territorio di imbarcazioni pioneristiche per innovazione e concept. E tutto questo grazie a chi decide di comperare queste navi e ai cantieri che si mettono in gioco. Ma dentro tutto questo movimento c’è il saper fare artigiano, un mondo che non smette di crescere per qualità e per numero.”

Forte di queste premesse, da alcuni anni, CNA Ancona si è fatta promotrice di un lavoro di raccordo tra le imprese operanti nel porto e gli stakeholder quali l’Autorità Portuale, il Comune di Ancona e Marina Dorica, organizzando incontri e focus group con esperti a livello nazionale. Nell’ambito di queste attività, da 3 anni CNA Nautica Ancona organizza la “Giornata della Cantieristica” in occasione di Tipicità in Blu alla Mole di Ancona. La III° “Giornata della Cantieristica” 2021, che si è svolta alla Mole lo scorso 29 settembre, si è aperta con un focus di approfondimento con la relazione dell’ing. Lorenzo Pollicardo,  direttore tecnico di SYBAss l’Associazione mondiale dei produttori di Super Yacht, che ha illustrato le ottime performance del settore sia a livello nazionale che internazionale. A seguire si sono svolti i B2B della Nautica, durante i quali centinaia di imprenditori della subfornitura marchigiani hanno avuto occasione di incontrare i principali cantieri navali di Ancona e Pesaro, ottenendo un successo oltre ogni aspettativa.

Un segnale chiaro e lampante, un altro, sul ruolo economico del porto per il territorio e che pone ancora più attenzione sul grave impasse che sta vivendo l’Autority portuale. Un tema su cui il Direttore della CNA Territoriale di Ancona, Massimiliano Santini, rimarca la posizione dell’associazione: “È sbagliato parcellizzare gli interessi comuni secondo logiche campanilistiche, perché le lotte intestine hanno sempre prodotto fratture, contrapposizioni e prostrazioni fallimentari – chiosa – . La CNA invita a guardare avanti con fiducia e sollecitudine, affidando alla futura Governance portuale l’ottimo lavoro fatto fino ad oggi con sintonia, passione, concretezza e attraverso un articolato di interventi volti a rafforzare quello che la CNA definisce il “Polo della Nautica”.

Tutti segnali che per CNA vanno in una sola ed unica direzione: confermare e rafforzare Ancona e il suo porto quale fulcro economico locale, un tassello logistico, produttivo e turistico essenziale per l’intera regione, ma anche e soprattutto una grande opportunità per generare nuovo business a favore di centinaia di imprese della subfornitura multisettoriale, dal legno ai tessuti, passando per gli impianti e le produzioni meccaniche.

“La vera sfida nei prossimi anni, che oggi ci vede insieme alle Istituzioni locali e alla Camera di Commercio delle Marche, sarà quella di rilanciare e moltiplicare le occasioni di matching tra committenti e fornitori, che nel circuito della nautica risultano essere assolutamente positive, al fine di costruire un evento interregionale imperniato nel capoluogo anconetano – conclude il Direttore Santini – . Questo progetto dovrà diventare un’occasione annuale nella quale si possano ritrovare, confrontare ed intrecciare relazioni la produzione cantieristica collocata nei porti marchigiani ed abruzzesi da un lato e l’ampia e composita filiera dell’indotto nautico dall’altro, composta dalle eccellenze artigianali e produttive del centro Italia che guardano al settore della costruzioni di imbarcazioni come mercato di sbocco per i loro prodotti.”orto

 

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