Ancona segue il trend: -47% in un anno. Nel capoluogo oltre un mezzo su quattro ha più di 20 anni e appartiene alle classi più inquinanti, dalla Euro 0 alla 2. Risultati positivi nel trasporto merci
Dopo la crisi vissuta nel 2020 a causa dell’emergenza sanitaria ed economica, il 2021 avrebbe dovuto essere l’anno del rilancio per il settore dei trasporti. Ma si può parlare di vera ripresa? Per rispondere a questa domanda e capire le evoluzioni che hanno trasformato il comparto dei mezzi pesanti per il trasporto di merci e persone dopo il primo anno di pandemia sia a livello nazionale, sia a livello locale, Continental ha realizzato la seconda edizione dell’Osservatorio sui macro-trend del trasporto pesante. Lo studio fa emergere le tendenze evidenziate dallo sviluppo del parco circolante in Italia e nelle Marche, attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione[1], l’anzianità e la categoria euro.
Immatricolazioni autobus: Ancona registra un calo che supera il 47%
Il comparto dei mezzi pesanti per il trasporto merci in Italia ha chiuso il 2021 con 24.168 immatricolazioni, in crescita rispetto al 2020 del 23,2%. La regione Marche segue la scia positiva e segna un aumento di oltre il 29%, immatricolando 493 mezzi.
Ancona registra un aumento del 17,4% con 108 nuovi mezzi.
Il settore nazionale del trasporto persone mostra un importante segnale di crescita, con 4.091 mezzi immatricolati nel 2021 a fronte dei 3.404 del 2020 (+20,2%). Uno scenario contrastante si presenta invece a livello locale: tre le regioni in negativo, le Marche segnano un calo del 25,3% con 65 nuovi mezzi.
In questo contesto, il capoluogo segue la scia regionale e segna una decrescita che supera il 47% (solo 9 nuove unità).
Alimentazione: ad Ancona gli autobus a gasolio sotto l’80%
Nel 2021 in Italia il parco circolante di autocarri merci ha raggiunto le 4.290.042 unità. A livello di alimentazione, la situazione nazionale rimane pressoché invariata rispetto al 2020 con una netta predominanza del gasolio. Si nota una crescita, seppur timida, delle alimentazioni alternative.
Nelle Marche l’elettrico tocca lo 0,1% e l’ibrido lo 0,4%. La percentuale di autocarri alimentati a gasolio rimane preponderante (sfiora l’89% del parco). Alto anche il metano (6,7%).
Ancona segue la percentuale regionale per autocarri elettrici e ibridi. I mezzi a gasolio scendono all’88% e il metano sale al 7,3%.
Il parco autobus nel nostro Paese registra invece, nel 2021, 100.199 unità. Anche in questo contesto, dal punto di vista dell’alimentazione, il panorama è stabile rispetto al 2020, sebbene con qualche piccolo segnale di miglioramento: la maggioranza dei mezzi in circolazione rimangono a gasolio, mentre le quote di elettrico e ibrido crescono ma non superano l’1%.
Nelle Marche l’ibrido segna lo 0% e l’elettrico lo 0,1%. Il gasolio rappresenta l’87,8% e il metano sfiora il 12%.
Ad Ancona l’elettrico sale rispetto alla media regionale e arriva allo 0,2%. Per quanto riguarda i mezzi a gasolio, il capoluogo presenta la percentuale più bassa con il 78,2% del parco circolante e registra il primato anche per il metano, ben oltre il 21%.
Categoria Euro: a Ancona oltre il 27% degli autobus è Euro 0, 1 o 2
Le categorie euro più presenti a livello nazionale nel comparto del trasporto merci sono Euro 5 ed Euro 6 che, insieme, crescono e nel 2021 raggiungono il 35% del totale. Una percentuale elevata che supera la quota delle categorie più vecchie, dalla 0 alla 2. Ciò nonostante, è da notare quanto sia ancora diffusa la classe Euro 0 che, da sola, arriva al 15%.
Le Marche gli Euro 0 segnano ii 13,6% e, in generale, le classi più vecchie fino all’Euro 2 il 32,5%. Le classi meno inquinanti presentano una percentuale simile e raggiungono il 31%.
Ad Ancona gli Euro 0 rappresentano una percentuale minore, sebbene importante (11,9%). Nel capoluogo marchigiano le categorie Euro 5 ed Euro 6 sfiorano il 34% e superano la fascia Euro 0 – 2 che copre più del 29% del parco.
In aumento rispetto al 2020, in Italia, la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 si attesta al 42,3%. Stupisce negativamente la quota degli autobus di categoria Euro 0 ancora in circolazione, che rappresentano l’11,8% del parco.
Sotto la media nazionale, nelle Marche gli Euro 0 arrivano al 9,9% mentre gli Euro 5 ed Euro 6 salgono considerevolmente superando il 38%.
Nella provincia di Ancona le classi inquinanti fino all’Euro 2 sono il 27,4% (gli Euro 0 sono l’8,7%) mentre le classi più giovani rappresentano il 36,6%.
Anzianità: ad Ancona un autobus su quattro ha più di 20 anni
Il trasporto merci italiano è caratterizzato da una preponderanza di mezzi tra i 15 e i 20 anni e le categorie “da 30 anni in poi” rappresentano il 15% del parco circolante. I veicoli recenti “da 0 a 10 anni” arrivano al 33,3%, anche se risulta ancora basso il dato relativo agli autocarri di massimo un anno (4%).
Anche nelle Marche la fascia d’età più diffusa è quella dei 15-20 anni (19,7%). Le percentuali si alzano considerando le categorie più giovani: il 28,5% dei mezzi ha massimo 10 anni e solo il 2,9% massimo un anno.
Ancona segue la quota regionale per la fascia 15-20 anni (19,3%) e aumenta leggermente la percentuale di autocarri con massimo un anno di età (3,1%) e al 31,3% quella di mezzi con massimo 10 anni. Nel capoluogo il 29,9% del parco ha più di 20 anni (percentuale più bassa della regione, che ha come media 32,9%).
Per il trasporto persone nazionale la fascia di anzianità tra 0 e 5 anni rappresenta il 20,5% del totale. Una quota in crescita di un punto percentuale rispetto allo scorso anno, ma ancora altamente superata dalla quota di mezzi vecchi di oltre 20 anni, che nel 2021 raggiunge il 26,9%.
Nelle Marche la situazione peggiora lievemente: in regione la percentuale di mezzi che superano i 20 anni è 29,7%, molto al di sopra dei veicoli di massimo 5 anni, che raggiunge il 18%.
Ancona registra una percentuale di autobus recenti, tra 0 e 5 anni, che supera il 16% e un tasso di mezzi di oltre 20 anni di dieci punti superiore.
[1] Fonte: Elaborazione Econometrica su dati ACI