Una startup aiuta i viaggiatori internazionali con la Telemedicina. Per il secondo anno consecutivo i servizi sanitari per turisti sono in difficoltà, e aumentano gli accessi al Pronto Soccorso per problemi minori. La soluzione viene dalla telemedicina con Doctors in Italy, una startup italiana accelerata dall’Università Bocconi
Finalmente sono tornati i turisti nella nostra bella Penisola, riempiendo le città d’arte ma anche spiagge, monti e laghi. Il Bel Paese conterà oltre 27 milioni di presenze solo tra luglio e agosto, circa un 25% in più rispetto al 2021.
I cittadini stranieri che si ammalano in vacanza non possono però contare sulla guardia medica turistica che, per il secondo anno consecutivo, è in difficoltà a causa di ferie, coronavirus e una generale carenza di medici.
All’assistenza tradizionale viene in aiuto la Telemedicina con servizi come quello offerto da Doctors in Italy, una piattaforma che permette di vedere un medico online in pochi minuti.
Il portale consente di mettersi in contatto con un medico in maniera semplice: un bottone rosso al centro della pagina invita ad inoltrare la propria richiesta e nel giro di pochi minuti l’utente avrà la possibilità di effettuare una video visita con il medico scelto.
Anziché intasare i servizi medici di emergenza per mali minori, soprattutto nelle grandi città in pieno agosto, i turisti possono così vedere subito un medico in grado di parlare fluentemente l’inglese.
La piattaforma Doctors in Italy viene lanciata nel 2020 a Roma dalla startup Doctor Today, con l’obiettivo di rendere l’Italia un paese più accessibile per i viaggiatori internazionali, eliminando lo stress e la preoccupazione di ammalarsi in un paese di cui non si conosce la lingua.
Prima della pandemia erano più di 60 milioni i viaggiatori internazionali che ogni anno visitavano il nostro paese, uno dei primi al mondo per afflusso turistico internazionale. Durante la permanenza in Italia tra il 20% e il 40% dei turisti stranieri ha un problema di salute. Lontani dal proprio dottore, si dirigono al Pronto Soccorso anche per problemi di lieve entità, ma l’esperienza può essere molto stressante per chi non conosce la lingua italiana.
Purtroppo l’Italia è solo 26esima in Europa per indice di conoscenza della lingua inglese (EF EPI 2021), un miglioramento rispetto al passato, ma non sufficiente per garantire assistenza pubblica in lingua ai turisti internazionali, che di norma non parlano l’italiano.
“Ammalarsi in viaggio è un’esperienza particolarmente spiacevole che ho provato personalmente in paesi vicini e lontani. Non ti senti bene, non conosci la lingua e non hai idea di come orientarti nella sanità locale. Abbiamo creato Doctors in Italy con l’obiettivo di rimuovere lo stress dell’ammalarsi in viaggio, consentendo di vedere un medico in pochi minuti nel modo più semplice possibile”.
Sono molti i turisti che utilizzano la piattaforma come alternativa alla guardia medica per avere accesso immediato ad un professionista anglofono, risparmiando tempo prezioso e tornando rapidamente a godersi il viaggio.
A partire da Maggio sono già state oltre 5000 le visite effettuate tramite Doctors in Italy, di cui 60% offerte da medici di medicina generale e il 40% da specialisti in ginecologia, dermatologia, cardiologia, otorinolaringoiatria, e ortopedia, in regime privato ma a prezzi contenuti.
Si tratta di un caso in cui un servizio privato opera a supporto della sanità pubblica, alleviando il carico degli ospedali e delle guardie mediche dovuto alla presenza sempre maggiore di cittadini stranieri in viaggio in Italia, soprattutto nel periodo estivo.
Oltre ad alleggerire guardie mediche e ospedali e ad offrire supporto ai turisti, è anche un nuovo mezzo che permette ai medici che hanno le competenze linguistiche e culturali di raggiungere i pazienti in maniera ancora più agile e senza barriere, offrendo un servizio davvero completo alla comunità turistica in Italia.