A febbraio si mantiene stabile il mercato degli autocarri , calano i rimorchi e semirimorchi pesanti e prosegue la crescita degli autobus

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Quella sui nuovi target di co2 proposti dalla Commissione Europea e’ una sfida da affrontare insieme: industria automotive, governo e aziende di trasporto pubblico e di trasporto merci . Si auspica l’istituzione di un fondo pluriennale per il rinnovo del parco circolante autocarri, che incentivi la diffusione di veicoli a basse e zero emissioni

Nel secondo mese del 2023, dopo i rialzi a doppia cifra di gennaio, il mercato degli autocarri resta pressocché stabile, mentre quello dei veicoli trainati registra un calo, seppur lieve. Prosegue, invece, il trend positivo degli autobus, che realizzano un significativo incremento a doppia cifra. Analizzando nel dettaglio il mercato di febbraio 2023, nel mese sono stati rilasciati 2.194 libretti di circolazione di nuovi autocarri (+0,6% rispetto a febbraio 2022) e 1.350 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti, ovvero con ptt superiore a 3.500 kg (-1,5%), suddivisi in 112 rimorchi (-2,6%) e 1.238 semirimorchi (-1,4%). Nei primi due mesi del 2023 si contano 4.756 libretti di circolazione di nuovi autocarri, l’8,4% in più rispetto ai primi due mesi del 2022, e 2.731 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti (+4,9% rispetto a gennaio-febbraio 2022), così ripartiti: 200 rimorchi (-4,8%) e 2.531 semirimorchi (+5,8%). Per gli autocarri, a gennaio-febbraio 2023 tutte e quattro le aree geografiche registrano un segno positivo: +10,7% il Centro, +9,9% l’area Sud e Isole, +7,6% il Nord-Est e +6,5% il Nord-Ovest. Per classi di peso, i veicoli sopra le 3,5 e fino a 5 tonnellate registrano ancora una volta la crescita più significativa (+133,3%), seguiti dai veicoli sopra le 12 e sotto le 16 tonnellate (+72,5%) e dai veicoli pesanti da 16 tonnellate in su (+10,8%), mentre il segmento sopra le 6 e fino a 8 tonnellate resta pressocché stabile (-0,5%). Registrano, invece, una variazione negativa i veicoli sopra le 5 e fino a 6 tonnellate (-36,4%), il segmento sopra 11,5 e fino a 12 t (-13%) e i veicoli sopra le 8 e fino a 11,5 tonnellate (-3,1%). Sempre a gennaio-febbraio 2023, gli autocarri rigidi risultano in rialzo del 3,6%, mentre i trattori stradali chiudono a +12,2%. Nello stesso periodo, crescono i veicoli da cantiere (+12,7%) e mantengono una variazione positiva anche i veicoli stradali (+8%). Analizzando il mercato per alimentazione, nei primi due mesi del 2023 la quota di mercato dei veicoli alimentati a gas risulta dell’1,4% (era del 2% a gennaio-febbraio 2022), per un totale di 65 unità, mentre gli autocarri elettrici e ibridi gasolio/elettrico rappresentano appena lo 0,1% del totale (era lo 0% a gennaio-febbraio 2022). In riferimento ai veicoli trainati, nei primi due mesi del 2023, risultano in crescita le regioni del Centro, a doppia cifra, (+26,2%), del Nord-Ovest (+3,6%) e l’area del Sud e Isole (+1,3%), mentre registra una flessione il Nord-Est (-16%). Le marche estere totalizzano 1.635 libretti di circolazione a gennaio-febbraio 2023 (+7,4%); variazione positiva anche per le marche nazionali (+1,4%), con 1.096 libretti. “L’andamento del mercato degli autocarri a febbraio mostra lievi segni di crescita – commenta Luca Sra, Delegato ANFIA per il trasporto merci. Tuttavia, nel complesso, le attuali dinamiche di mercato, congiunte alla prospettiva di ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione dell’intero comparto del trasporto su gomma contenuti nella proposta di regolamento europeo delle emissioni dei veicoli pesanti, rendono necessario, da un lato, lo sforzo congiunto e sinergico da parte di tutti gli attori della filiera, e, dall’altro, l’introduzione di appropriate misure pubbliche di supporto al settore. Nel ringraziare difatti il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti per la disponibilità al dialogo espressa nei confronti delle associazioni che rappresentano i diversi attori dell’industria dell’autotrasporto, si reitera l’auspicio che si provveda a istituire un fondo pluriennale per il rinnovo del parco veicolare circolante che incentivi la diffusione di veicoli a basse e zero emissioni. Affinché tale misura abiliti la decarbonizzazione del comparto, è necessario inoltre che questa preveda stanziamenti annuali e contributi unitari adeguati alle tecnologie che intendono promuovere – come già realizzato da altri Stati membri dell’Unione europea. A questo contributo dovrebbe però tornare ad affiancarsi quello garantito fino a dicembre scorso dal credito d’imposta sui beni strumentali, volano efficace per la domanda di mercato la cui riattivazione dovrebbe essere attentamente valutata dai Ministeri in questi mesi in vista dei prossimi provvedimenti legislativi”.

Il mercato degli autobus con ptt superiore a 3.500 kg totalizza a gennaio 2023 418 nuove unità, con un incremento del 45,6% rispetto a febbraio 2022. Nel secondo mese dell’anno, si mantengono positivi, con un rialzo a doppia cifra, gli autobus adibiti al TPL (+67,6%) e gli scuolabus (+32,4%), mentre calano gli autobus e midibus turistici (-10%) e i minibus (-15,6%). Nei primi due mesi del 2023, i libretti di autobus rilasciati sono 834 (+42,6% rispetto a gennaio-febbraio 2022). Tre segmenti su quattro registrano una variazione positiva: +69,1% gli autobus adibiti al TPL, +34,7% gli autobus e midibus turistici e +1,8% gli scuolabus; restano in flessione i minibus (-16,7%). Secondo l’alimentazione, la quota di mercato degli autobus alimentati gas è del 16,6% a gennaio-febbraio 2023 (contro il 18,6% dei primi due mesi del 2022), mentre gli elettrici e ibridi gasolio/elettrico rappresentano l’11,8% (1,9% a gennaio-febbraio 2023).

 

A livello territoriale, infine, nei primi due mesi del 2023 le immatricolazioni crescono a doppia cifra nelle regioni del Sud e isole (+91,8%), del Nord-Ovest (+81,5%) e del Nord-Est (+44,7%), mentre resta in flessione il Centro (-45,7%).

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