Ancora un incremento a doppia cifra per il mercato auto europeo a febbraio

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Mantengono un trend positivo le immatricolazioni di auto elettriche (BEV), a +33,6% con una quota di mercato del 13,2%, e di auto ibride tradizionali (HEV), a +23,3% con una quota del 25,7%, mentre le ibride plug-in (PHEV) sono ancora in flessione del 7,2% (7,1% di quota). Il contesto in cui si muove l’industria automotive in questo inizio 2023 resta molto sfidante, anche alla luce delle recenti disposizioni europee sui nuovi target di CO2 – di cui si attendono gli sviluppi, dopo lo slittamento del voto del Consiglio Europeo, e che spingono l’acceleratore dell’innovazione – e della proposta sullo standard Euro 7, di cui ANFIA ritiene necessaria una profonda revisione in termini di target, timing e modalità di testing, oltre che un coordinamento con il dossier CO2

Secondo i dati diffusi oggi da ACEA, nel complesso dei Paesi dell’Unione europea allargata all’EFTA e al Regno Unito1 a febbraio le immatricolazioni di auto ammontano a 902.775 unità, il 12,2% in più rispetto a febbraio 2022. Nei primi due mesi del 2023, i volumi immatricolati raggiungono 1.814.048 unità, con una variazione positiva dell’11,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. “A febbraio 2023 il mercato auto europeo registra una crescita per il settimo mese consecutivo (+12,2%) – afferma Paolo Scudieri, Presidente di ANFIA – complice il confronto con il risultato di mercato di febbraio 2022 (-5,4% e 804.028 unità), che era stato il peggior febbraio in termini di volumi da quando ACEA effettua la rilevazione. Tutti e cinque i major market (incluso UK) riportano una variazione positiva: i rialzi più significativi, a doppia cifra, sono quelli di Regno Unito (+26,2%), Spagna (+19,2%) e Italia (+17,4%), seguiti da Francia (+9,4%) e Germania (+2,8%). Guardando al dettaglio delle alimentazioni in UE-EFTA-UK, nel mese si registra un aumento dei volumi per le vetture elettriche (BEV) e ibride tradizionali (HEV): +33,6% per le prime, con una quota di mercato del 13,2%, e +23,3% per le seconde (25,7% di quota), grazie anche al contributo dell’Italia, dove le HEV crescono del 23,9% con 47.731 unità immatricolate. Ancora in flessione, invece, le immatricolazioni delle ibride plug-in (PHEV) in UE-EFTA-UK, a -7,2% e 7,1% di quota.

Il contesto in cui si muove l’industria automotive in questo inizio 2023 resta molto sfidante, anche alla luce delle recenti disposizioni europee sui nuovi target di CO2 – di cui attendiamo gli sviluppi, dopo lo slittamento del voto del Consiglio Europeo, e che spingono l’acceleratore dell’innovazione – e della proposta sullo standard Euro 7, di cui riteniamo necessaria una profonda revisione in termini di target, timing e modalità di testing, oltre che un coordinamento con il dossier CO2. Su quest’ultimo fronte, le recenti dichiarazioni di Frans Timmermans, Vicepresidente della Commissione Europea, sembrano rafforzare la possibilità che il percorso di decarbonizzazione della mobilità venga gestito aprendo anche ad altre tecnologie oltre all’elettrico, – come auspicato da ANFIA, lasciando spazio non solo agli e-fuels, ma anche a bio-carburanti e idrogeno, che, offrendo un contributo significativo al raggiungimento degli obiettivi ambientali prefissati, darebbero anche all’Europa, e all’Italia, maggiori chance per mantenere alta la competitività dell’industria automotive.

Con queste premesse, è importante che l’UE prenda una decisione il prima possibile perché questa situazione di incertezza grava ulteriormente sulla filiera produttiva, impegnata negli investimenti per la riconversione degli impianti e per lo sviluppo di nuove tecnologie”. In Italia, i volumi totalizzati a febbraio 2023 si attestano a 130.287 (+17,4%). Nei primi due mesi del 2023, le immatricolazioni complessive ammontano a 258.724 unità, con un rialzo del 18,2% rispetto ai volumi dello stesso periodo del 2022. Secondo le stime ISTAT, a febbraio l’indice nazionale dei prezzi al consumo registra un aumento dello 0,2% su base mensile e del 9,1% su base annua (da +10% nel mese precedente). Il rallentamento dell’inflazione si deve all’accentuarsi della flessione su base tendenziale dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da -12% a -16,4%) e alla decelerazione di quelli degli Energetici non regolamentati (da +59,3% a +40,8%), i cui effetti sono stati solo in parte compensati dall’accelerazione dei prezzi degli Alimentari, dei Tabacchi, dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona e di quelli dei Servizi relativi ai trasporti (da +5,9% a +6,4%). Il rallentamento degli Energetici non regolamentati si deve ad una generalizzata flessione dei prezzi dell’Energia elettrica mercato libero (da +174,8% a +101,3%), del Gas di città e gas naturale mercato libero (da +117,8% a +72,9%), del Gasolio per riscaldamento (da +18,6% a +13,2%), del Gasolio per mezzi di trasporto (da +13,9% a +8,8%; +1% sul mese), degli Altri carburanti (da +5,2% a +4,2%; -1,2% il congiunturale) e della Benzina (da +2,4% a +1,6%; +4,0% su base mensile). Analizzando il mercato per alimentazione, le autovetture a benzina chiudono febbraio in crescita del 16,3%, con una quota di mercato del 26,4%. In aumento anche le autovetture diesel (+2,2% su febbraio 2022), seppure con una quota del 18,7%. Nel bimestre, le immatricolazioni di auto a benzina crescono del 15,9% (26,5% di quota) e quelle delle diesel dell’11% (18,7% di quota nell’anno). Le auto ad alimentazione alternativa rappresentano il 54,9% del mercato di febbraio, +24,3% rispetto allo stesso mese del 2022. Nel cumulato, le alternative aumentano del 22,2%, mantenendo anche una quota di mercato più alta rispetto allo stesso periodo del 2022 (54,8%, contro il 53% del cumulato dello scorso anno). Le vetture elettrificate rappresentano il 44,7% del mercato di febbraio, mentre nel cumulato hanno una quota del 44,3%, con volumi in crescita del 22,1%. Tra queste, le ibride mild e full aumentano del 23,9% nel mese, con una quota di mercato del 36,6%, mentre nel cumulato risultano in rialzo del 24,3%, con una quota del 36,7%. Le immatricolazioni di autovetture ricaricabili crescono del 23,3% nel mese (quota di mercato: 8%) e del 12,9% nel cumulato (7,7% di quota). Nel dettaglio, le auto elettriche hanno una quota del 3,7% e aumentano del 54% nel mese, mentre le ibride plug-in aumentano del 5,1% e rappresentano il 4,3% del mercato di febbraio (anche nel cumulato risultano entrambe in aumento, rispettivamente 20,4% e 8,2%). Infine, le auto a gas rappresentano il 10,4% dell’immatricolato di febbraio, di cui il 10,2% è composto da autovetture Gpl (+43,1%) e lo 0,2% da autovetture a metano (-81,8%). Nel bimestre, le autovetture Gpl risultano in crescita del 37,2% e quelle a metano in calo dell’80,7%. Il Gruppo Stellantis ha registrato, in Europa, 167.097 immatricolazioni nel mese di febbraio 2023 (+2%) con una quota di mercato del 18,5%. Nel periodo gennaio-febbraio 2023, i volumi ammontano a 323.838 unità (+1%), con una quota del 17,9%.

La Spagna totalizza 74.001 immatricolazioni a febbraio 2023, il 19,2% in più rispetto allo stesso mese dello scorso anno (ma -22% rispetto a febbraio 2020). Nel periodo gennaio-febbraio 2023, il mercato risulta in crescita del 32,1%, con 138.039 unità immatricolate. L’Associazione spagnola dell’automotive ANFAC rileva che a febbraio prosegue la tendenza al rialzo con cui si è aperto l’anno. Tuttavia, il mercato è ancora lontano dai volumi di febbraio 2020, quando non si era a conoscenza della pandemia: a febbraio 2020 sono state infatti immatricolate 98.221 unità, quindi, a confronto, febbraio 2023 perde più di 20.000 immatricolazioni. La catena di fornitura dei ricambi continua a migliorare, ma restano ancora dei colli di bottiglia logistici. Anche i prezzi non aiutano, con l’inflazione che continua a salire, seppure più contenuta. Per queste ragioni il settore insiste sul fatto che se gli aiuti per l’acquisto di veicoli elettrificati fossero diretti e non sovvenzioni, contribuirebbero a rilanciare il mercato nel suo complesso, soprattutto quello dei veicoli a basse e zero emissioni, che influisce in larga misura sul rinnovo di un parco circolante che sta sfiorando i 14 anni. Nel dettaglio, secondo i canali di vendita, il mercato di febbraio risulta così ripartito: 32.463 vendite ai privati (+8,6%), 32.041 vendite alle società (+12,9%) e 9.497 vendite per noleggio (+148,9%). Le autovetture a benzina rappresentano il 42,6% del mercato di febbraio (+19%). A seguire, le vetture ibride non ricaricabili rappresentano il 30,5% del mercato del mese (+31,9%). Le auto diesel sono il 13,6% del mercato di febbraio (+9,5%), seguite dalle ibride plug-in (6,5% la quota del mese e +22,3% sullo scorso anno), dalle elettriche (4,4% nel mese +38,2% rispetto a febbraio 2022) e dalle auto a gas (2,4% di quota di mercato). Le emissioni medie di CO2 nel mese di febbraio restano pressoché stabili a 118,8 g/km, lo 0,1% in meno di febbraio 2022. In Francia, a febbraio 2023, si registrano 126.236 nuove immatricolazioni, in crescita del 9,4% rispetto a febbraio 2022. Nei primi due mesi del 2023, l’incremento si attesta al 9,1%, per un totale di 238.175 immatricolazioni. Rispetto allo stesso mese dello scorso anno, calano ancora le autovetture diesel e quelle alimentate a superetanolo. Tutte le altre alimentazioni sono invece in aumento. Le elettriche hanno una quota di mercato nel mese del 15,5%, mentre 12 mesi fa avevano l’11,7%. Nel mercato tedesco sono state immatricolate a febbraio 206.210 unità, in crescita del 2,8% (ma -23% rispetto a febbraio 2019). A gennaio-febbraio 2023, le immatricolazioni si attestano a 385.457, in aumento dello 0,2% rispetto allo stesso periodo del 2022. Gli ordini domestici, a febbraio 2023, risultano nuovamente in calo, -37% su base annua. Dal punto di vista delle alimentazioni, le auto ibride (-0,2%) rappresentano il 28,6% del mercato, di cui il 5,8% sono ibride plug-in (-44,8%). Con una quota del 15,7%, le auto elettriche (BEV) registrano un incremento del 14,7%. Infine, le vetture a GPL (-51,6%) rappresentano lo 0,4% e le auto a gas naturale (-62,5%) lo 0,1% nel mese. Le emissioni medie di CO2 delle auto di nuova immatricolazione aumentano dell’1,6% a febbraio 2023 e si attestano a 119,8 g/km. Il mercato inglese, infine, a febbraio totalizza 74.441 nuove autovetture immatricolate, con una crescita del 26,2% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Nei primi due mesi dell’anno, le immatricolazioni si attestano a 206.435 unità, il 18,6% in più rispetto a gennaio-febbraio 2022. L’Associazione inglese dell’automotive SMMT fa notare che, dopo sette mesi consecutivi di crescita, il mercato automotive britannico può affrontare il futuro con crescente fiducia. È fondamentale, tuttavia, che il governo colga ogni opportunità per sostenere il settore, che svolge un ruolo significativo nell’economia del Paese e nell’impegno verso il Net Zero. Con l’avvicinarsi di marzo, il “mese del cambio delle targhe”, e grazie alla disponibilità di un numero maggiore di auto di ultima generazione, il prossimo Bilancio deve necessariamente prevedere misure che favoriscano questa transizione, aumentando anche l’accessibilità e la facilità di ricarica per tutti i consumatori.

Nel mese, le immatricolazioni delle flotte crescono del 46,2%, mentre le vetture intestate a privati aumentano del 5,8% e quelle intestate alle aziende registrano una lieve crescita dello 0,7%. Le vendite di veicoli elettrici mantengono un trend positivo: +19,1% e una quota di mercato del 14,3% nel mese di febbraio. Le ibride plug-in (PHEV) restano sostanzialmente stabili (+0,8%), ma detengono una quota del 6,7%, inferiore del 7,9% rispetto a febbraio 2022. Non si ferma il calo delle vetture diesel (-13,1% nel mese, con una quota che scende al 4,2%), mentre le auto a benzina fanno registrare il 21% in più di volumi rispetto a febbraio 2022, attestandosi alla stessa quota di mercato, del 44,2%.

UE EFTA Mercato_Autovetture (5)

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