CNA sulla piattaforma logistica marchigiana: a chi governa chiediamo “Pensate artigiano”

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Come CNA Ancona non possiamo che unirci con convinzione alle parole espresse da CNA Marche, insieme alle principali Associazioni di rappresentanza delle imprese, per la costituzione della piattaforma logistica regionale, condizione essenziale di sviluppo delle tre principali infrastrutture sulla intermodalità presenti nell’area anconetana.

 

Per anni le parole “Porto – Aeroporto – Interporto” hanno rappresentato più una “filastrocca” che un reale progetto su cui spendersi. Ora il passo in avanti proposto dal Governatore Francesco Acquaroli rappresenta senza dubbio un importante momento di aggregazione e sinergia affinché questo polo regionale diventi veramente la piattaforma dell’Italia centrale per collocare le merci nel mondo. La spinta propulsiva di Amazon e dal suo investimento epocale nelle Marche è pronta a trainare l’uscita dal guado di queste infrastrutture.

 

Ma attenzione a non perdere di vista la nostra identità. Le Marche sono e rimangono artigiane. I numeri dell’Ebam presentati alcuni giorni fa non fanno altro che confermare e rafforzare quanto già conosciamo da sempre: siamo la regione più artigiana d’Italia con un’incidenza di quasi il 30% sul totale delle imprese attive. Uno “spirito al fare” prima che all'”eseguire”, una vocazione all’imprenditoria che deve guidare le scelte di sviluppo della nostra regione. Le Marche artigiane e non “magazzino”.

 

“Pensare artigiano” è quanto chiediamo, a tutti i livelli, al Governo del territorio. È completante fuori strada chi, amministrando pro tempore una città, una regione o il Paese pensa e propone soluzioni costruire su una misura da grande industria. L’iniziale “dimenticanza” del Governo di introdurre i consorzi artigiani nel nuovo codice degli appalti, poi rivisto grazie all’intervento di CNA, è solo l’ennesimo esempio.

 

“Pensare artigiano” nelle Marche significa conoscere la vocazione territoriale straordinaria di questa terra che, come recentemente sottolineato dal segretario Generale, Otello Gregorini, “si può trasformare in grande opportunità se messa a sistema in un quadro più ampio. Per un territorio, per le sue imprese, per una regione dove fino ad ora hanno prevalso campanili e territorialità e che non si è ancora abituata a pensare in un’ottica di sistema, è importante cominciare a ragionare invece individuando sì peculiarità e vocazioni ma cercando di metterle a sistema.”

 

L’investimento Amazon oggi non può, dunque, che rappresentare uno straordinario propulsore, ma il motore rimangono le micro e piccole imprese a cui non manca nulla per competere a livello nazionale e internazionale. Vanno riconosciute, tutelate e sostenute. Noi come CNA continueremo la nostra battaglia su questo fronte.

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