“La richiesta del Ministro Lollobrigida a nome del Governo di chiedere un rinvio per l’entrata in vigore del Regolamento europeo sulla deforestazione (EUDR) va accolta con estremo favore e conferma la sensibilità dell’esecutivo italiano sulle questioni del mondo agroalimentare”. È questo il primo commento di Silvio Ferrari, presidente Assalzoo (Associazione nazionale tra i produttori di alimenti zootecnici.)
Il nuovo Regolamento, la cui entrata in vigore è prevista con la fine di quest’anno, cioè a partire dal 31 dicembre 2024, prevede una serie di adempimenti particolarmente stringenti rispetto all’importazione di materie prime agricole che non possono essere prodotte su terreni deforestati dopo il 2020, tra le quali è ricompresa anche la soia, una materia prima di rilevanza strategica per l’intera industria agroalimentare e mangimistica europea e italiana.
“Emerge con chiarezza la necessità di avere a disposizione un periodo più lungo per consentire a tutti gli operatori della filiera di poter applicare concretamente una normativa fortemente complessa dal punto di vista sia tecnico che amministrativo ed economico per le aziende. Un passaggio così ravvicinato – prosegue Ferrari – potrebbe determinare l’interruzione della catena di approvvigionamento alimentare e mangimistico con danni che andrebbero a ricadere sull’intero sistema dei consumi con aumenti di prezzi e danni alla già debole domanda interna. Non va dimenticato infatti che l’85% del fabbisogno interno di soia sia d’importazione ed ogni oscillazione nella disponibilità del prodotto potrebbe innescare improvvisi aumenti nell’acquisto di questa materia prima con ripercussioni immediate sui prezzi per tutta la filiera fino al consumatore finale”.
“A ciò si aggiunge – continua il presidente Assalzoo – il rischio competitivo per le aziende del settore mangimistico che si troverebbero esposte rispetto a una materia prima di fondamentale importanza, come la farina di soia. Va ricordato inoltre come l’industria mangimistica è già da tempo impegnata sul fronte della sostenibilità degli approvvigionamenti (risale al 2015 l’adozione delle Linee guida per l’approvvigionamento di soia sostenibile da parte di FEFAC, la Federazione europea dei mangimisti a cui aderisce anche Assalzoo)”.
“Si muove quindi – conclude Ferrari – nella giusta direzione la richiesta del Governo di prorogare l’entrata in vigore del nuovo EUDR e di elaborare, nel periodo transitorio che si apre con il 2025, una strategia in accordo con la Commissione europea di progressiva applicazione delle normative per definire al meglio gli obblighi che spettano agli operatori del settore a livello informativo, procedurale e, in prospettiva, di certificazione specifica. L’auspicio è che tale richiesta venga accolta in sede comunitaria”.