Auto, parte male il 2020, a gennaio -5.9%

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Le immatricolazioni di autovetture ibride, incluse le ricaricabili, ed elettriche (PEV),
raddoppiano quasi i volumi rispetto a gennaio 2019 e raggiungono la quota più alta
mai registrata (11,3%)

Secondo i dati pubblicati oggi dal Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti, a gennaio il mercato italiano dell’auto totalizza 155.528
immatricolazioni, con un calo del 5,9% rispetto allo stesso mese del 2019.
“Dopo la ripresa delle vendite registrata a partire dallo scorso settembre e un
dicembre in crescita a doppia cifra (+12,5%), il mercato dell’auto apre il 2020 con segno
negativo (-5,9%), complice anche un giorno lavorativo in meno (21 giorni lavorativi a
gennaio 2020 contro i 22 di gennaio 2019) – commenta Paolo Scudieri, Presidente di
ANFIA.
Le immatricolazioni di autovetture ibride, incluse le ricaricabili, ed elettriche (PEV),
nel mese di gennaio, raddoppiano quasi i volumi rispetto a gennaio 2019 e raggiungono
la quota più alta mai registrata (11,3%). Le auto ibride mild e full aumentano del 74%
con una quota di mercato del 9,2%. Le ricaricabili a gennaio 2020 sono quasi 5 volte
quelle vendute a gennaio 2019, grazie alle forti variazioni positive sia delle elettriche
(BEV: +546% e 1,2% di quota), che delle ibride plug-in (PHEV: +269% e 0,8% di quota), e
rappresentano il 2,1% dell’immatricolato.
I dati di inizio anno dimostrano, come anticipato e previsto, che il 2020 sarà l’anno di
punta delle vendite di auto BEV e PHEV, incentivate dall’ecobonus e spinte dagli
stringenti target di riduzione della CO2 che attendono le case automobilistiche. E’ per
questo che già dalla fine dello scorso anno, abbiamo sollecitato le istituzioni a mettere
in campo tutte le misure, dirette ed indirette, di sostegno allo sviluppo della mobilità
elettrica. Eppure, la situazione ad oggi sembra paradossalmente peggiorata, visto che
le risorse avanzate dal bonus 2019 non sono state recuperate, il plafond di 70 milioni di
Euro del 2020 servirà anche per l’acquisto di cicli e motocicli (anche se per soli 8
milioni), e nulla in più si è fatto né per agevolare i privati nell’installazione delle
wallbox, né tantomento sulla rimozione degli ostacoli tariffari. Domani ci sarà il gruppo
di lavoro ‘Domanda’ del Tavolo Automotive insediato al MISE ed è in corso l’esame degli
emendamenti al DL Milleproroghe: l’auspicio di ANFIA è che non si perda altro tempo
utile nella creazione delle necessarie, e ormai non più rinviabili, condizioni abilitanti
per lo sviluppo della nuova mobilità.
Per concludere, la partenza in sordina del mercato auto si inserisce in un contesto che
vede la produzione industriale automotive in ribasso, seppur con qualche segnale di
ripresa lo scorso dicembre, e che presenta altri elementi critici da affrontare, come gli
effetti ancora da chiarire, per il nostro comparto, dell’uscita ufficiale del Regno Unito
dall’Europa, il 1° febbraio scorso”.
Analizzando nel dettaglio le immatricolazioni per alimentazione1, continua il
calo delle vetture diesel che, nel mese di gennaio, cedono il 24%, con una quota del
33,2%, pari a otto punti percentuali in meno rispetto a gennaio dello scorso anno. Per
trovare una quota mensile più bassa di questa dobbiamo tornare a febbraio 2001,
quando era del 32,4%. In flessione anche le vendite di auto a benzina, che calano del 3%
nel mese e rappresentano il 47% del mercato di gennaio. Le autovetture ad
alimentazione alternativa raggiungono nel mese una quota del 20,1% (la più alta da
aprile 2010), in crescita del 38%.
Le auto GPL diminuiscono del 21% e raggiungono una quota del 6,2%.
Infine, continua la buona performance delle autovetture a metano, in aumento del
136%, con una quota sul totale mercato del 2,6%.
In riferimento al mercato per segmenti, a gennaio 2020 sono in diminuzione del
14,5% le immatricolazioni di vetture del segmento delle superutilitarie (i modelli più
venduti sono Fiat Panda e Fiat 500) e del 9% quelle del segmento delle utilitarie, il cui
modello più venduto è Lancia Ypsilon. Le autovetture medie (il cui modello più venduto
a novembre è Fiat Tipo) vedono calare il proprio mercato del 2%, con le medie-inferiori
in diminuzione del 3% e le medie superiori in crescita del 4%. In calo del 3% i SUV di
tutte le dimensioni (il 17% delle immatricolazioni è rappresentato da vetture del Gruppo
FCA), che rappresentano il 40% del mercato, con i SUV piccoli (i più venduti sono Fiat
500X e Jeep Renegade) che mostrano una variazione nulla e i SUV medi e compatti in
calo, rispettivamente, del 5% e del 6,5%, mentre i SUV grandi sono in lieve crescita
(+0,9%). La variazione è positiva anche per le immatricolazioni di monovolumi, che a
gennaio aumentano del 9%. Infine, si segnala il forte calo delle auto superiori (-32,5%) e
la flessione delle auto di lusso (-6%), mentre le sportive aumentano del 17%.
Secondo l’indagine ISTAT, a gennaio l’indice del clima di fiducia dei consumatori
(base 2010=100) aumenta da 110,8 a 111,8. L’indice composito del clima di fiducia
delle imprese (Iesi), invece, registra una flessione, passando da 100,7 a 99,2.
In riferimento al clima di fiducia dei consumatori, inoltre, per quanto riguarda i beni
durevoli, tra cui l’automobile, l’indice relativo all’opportunità attuale all’acquisto
risulta in aumento rispetto a dicembre 2019 (da -51,6 a -47,9).
Secondo gli ultimi dati ISTAT disponibili, a dicembre l’indice nazionale dei prezzi al
consumo aumenta dello 0,2% rispetto al mese precedente e dello 0,5% su base annua (in
ripresa da +0,2% del mese precedente), confermando la stima preliminare. In media, nel
2019, i prezzi al consumo registrano una crescita dello 0,6%, dimezzando quella del 2018
(+1,2%). La lieve accelerazione dell’inflazione nel mese di dicembre è imputabile
prevalentemente all’inversione di tendenza dei prezzi dei Beni energetici non
regolamentati (che passano da -3% a +1,6%).
In quest’ultimo comparto, guardando all’andamento dei prezzi dei carburanti, si rileva
che i prezzi della Benzina passano da -3,2% di novembre a +3,1% (+0,5% rispetto al mese
precedente) e quelli del Gasolio da -4,7% a +0,3% (+0,4% su base mensile), mentre si
riduce la flessione degli Altri carburanti da -10,7% a -7,6% (+1,1% il congiunturale).
Le marche nazionali, nel complesso, totalizzano nel mese 40.432
immatricolazioni (+0,3%) con una quota di mercato del 26%. I marchi di FCA (escludendo
Ferrari e Maserati) totalizzano nel complesso 39.878 immatricolazioni nel mese (+0,2%),
con una quota di mercato del 25,6%. Andamento positivo per il brand Fiat (+5,6%). Bene
anche Ferrari (+50%), DR (+28,8%) e Lamborghini (+39,1%).
Sono ben cinque i modelli italiani nella top ten di gennaio, con Fiat Panda
sempre in testa alla classifica (14.417 unità), seguita, al secondo posto, da Lancia
Ypsilon (6.251) e, al quarto, da Fiat 500X (3.575), che sale di quattro posizioni.
All’ottavo posto troviamo Jeep Renegade (3.260), seguita, al decimo, da Fiat 500
(2.863).
Il mercato dell’usato totalizza 338.754 trasferimenti di proprietà al lordo delle
minivolture a concessionari a gennaio 2019, registrando un calo del 10,3% rispetto allo
stesso mese del 2019.

 

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