Nel 2020 calano vistosamente le immatricolazioni di autocarri e bus

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Nel 2020, le misure di contenimento della pandemia
hanno generato uno shock sull’economia, con un crollo senza precedenti della domanda
e della produzione nel primo semestre, difficilmente recuperabile nel secondo, investito
dalla cosiddetta “seconda ondata” del virus. Inevitabilmente, anche il mercato degli
autocarri e dei rimorchi e semirimorchi ha risentito in maniera pesante degli effetti
dell’emergenza Covid.
Per gli autocarri, il primo trimestre 2020 ha chiuso a -12% rispetto allo stesso periodo
del 2019, mentre nel secondo trimestre, perdurando, ad aprile, la temporanea chiusura
di molte attività produttive e commerciali, compreso lo stop delle attività del personale
delle motorizzazioni provinciali, indispensabili al processo immatricolativo, la flessione
del mercato ha toccato il 51%. Il comparto – anche grazie alle misure di incentivazione al
rinnovo delle flotte previste dal Decreto investimenti Autotrasporto 2020-2021, con il via
libera alle domande di accesso agli incentivi a partire dal 29 luglio – ha vissuto un primo
momento di ripresa nel terzo trimestre, in rialzo congiunturale del 35% rispetto al
secondo trimestre e una chiusura a +29% rispetto allo stesso periodo del 2019. Negli
ultimi tre mesi del 2020, dopo la lieve flessione tendenziale di ottobre (-3,9%), il
mercato degli autocarri è risultato in recupero a novembre (+21,4%), per poi presentare
nuovamente un segno meno (-1,8%) nell’ultimo mese dell’anno. L’ultimo trimestre del
2020 ha comunque chiuso a +5% rispetto al quarto trimestre del 2019 e a +15% rispetto al trimestre precedente.
In riferimento al mercato dei rimorchi e semirimorchi pesanti, il 2020 è stato
caratterizzato da continue contrazioni tendenziali mensili rispetto all’anno precedente,
con l’eccezione dei mesi di giugno (+4,3%), settembre (+19%), novembre (+16,8%) e
dicembre (+1,8%).
Analizzando nel dettaglio il mercato di dicembre 2020, nel mese sono stati rilasciati
1.948 libretti di circolazione di nuovi autocarri (-1,8% rispetto a dicembre 2019) e
1.050 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti, ovvero con ptt
superiore a 3.500 kg (+1,8%), suddivisi in 109 rimorchi (-7,6%) e 941 semirimorchi
(+3,1%).
Nell’intero anno 2020 si contano 20.303 libretti di circolazione di nuovi autocarri, il
14% in meno rispetto al 2019, e 11.468 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e
semirimorchi pesanti (-20,7% rispetto a gennaio-dicembre 2019), così ripartiti: 1.118
rimorchi (-19,8%) e 10.350 semirimorchi (-20,8%).
Per gli autocarri, nel 2020, le flessioni tendenziali più accentuate si registrano nelle
regioni dell’Italia settentrionale (-19,8%), mentre i ribassi sono più contenuti nelle
regioni del Centro e del Sud che hanno chiuso, rispettivamente, a -3,6% e -7,1%.
Si rileva una contrazione in tutte le fasce di peso, ad eccezione di quella degli autocarri
con ptt tra 8.000 e 12.000 kg, che chiude l’anno a +3% rispetto al 2019. Gli autocarri
pesanti (con ptt>16.000 kg) invece, registrano, nell’anno da poco concluso, una
riduzione del 13%.
Guardando al mix di alimentazioni del mercato italiano degli autocarri, nel 2020 la quota
di mercato dei veicoli alimentati a gas risulta del 5,2% (era 6,2% nel 2019), per un totale
di 1.055 unità, mentre gli autocarri elettrici e ibridi gasolio/elettrico rappresentano
appena lo 0,3% del totale, la stessa quota già registrata nel 2019.
In riferimento ai veicoli trainati, nel 2020 la contrazione maggiore riguarda il mercato
italiano del Nord-Est (-27%), seguito dall’area Sud e isole (-24%), dalle regioni del Centro
Italia (-17%) e, infine, dal mercato del Nord-Ovest, dove le vendite sono calate dell’11%.
Per le marche estere la perdita di mercato è del 26%, mentre le marche nazionali
contengono la perdita a -20%.
Per l’anno in corso – un altro anno sfidante nel percorso verso l’obiettivo europeo della
carbon neutrality al 2050, con ambiziosi target sulla riduzione delle emissioni di CO2 al
2025 e al 2030 per i nuovi autocarri – si prevede una progressiva ripresa dei volumi di
immatricolazioni di autocarri e veicoli trainati, anche grazie alla seconda finestra di
incentivazione prevista dal già citato Decreto Investimenti, in programma dal 14 maggio
al 30 giugno. Gli investimenti delle imprese di autotrasporto contribuiranno allo
svecchiamento del parco circolante italiano, dove l’età media degli autocarri, a fine
2019, è di 14 anni, la flotta più anziana in UE dopo quella spagnola (13 anni la media
UE).

dicembre 2020 dicembre 2019 var.% gen-dic 2020 gen-dic 2019 var.%
autocarri medi >3500<16000 kg 368 392 -6,1 3.803 4.623 -17,7
autocarri pesanti >=16000 kg 1.580 1.591 -0,7 16.500 18.983 -13,1
Totale Autocarri con ptt >3500 kg 1.948 1.983 -1,8 20.303 23.606 -14,0

secondo il tipo

autocarri rigidi 1.010 1.142 -11,6 10.372 12.664 -18,1
trattori stradali 938 841 11,5 9.931 10.942 -9,2
Totale Autocarri con ptt >3500 kg 1.948 1.983 -1,8 20.303 23.606 -14,0

Rimorchi e semirimorchi con ptt >3500 kg

secondo il tipo dicembre 2020 dicembre 2019 var.% gen-dic 2020 gen-dic 2019 var.%
rimorchi 109 118 -7,6 1.118 1.394 -19,8
semirimorchi 941 913 3,1 10.350 13.061 -20,8
Totale R & S ptt >3500 kg 1.050 1.031 1,8 11.468 14.455 -20,7

Comparto Trasporto Passeggeri
Autobus con ptt >3500 kg

secondo il tipo dicembre 2020 dicembre 2019 var.% gen-dic 2020 gen-dic 2019 var.%
autobus/midibus urbani 135 81 66,7 950 1.397 -32,0
autobus/midibus interurbani 23 53 -56,6 498 751 -33,7
totale autobus adibiti al TPL 158 134 17,9 1.448 2.148 -32,6
autobus/midibus turistici 62 21 195,2 779 852 -8,6
totale autobus specifici 220 155 41,9 2.227 3.000 -25,8
minibus 44 60 -26,7 567 629 -9,9
scuolabus 23 38 -39,5 368 582 -36,8
totale autobus con ptt >3500 kg 287 253 13,4 3.162 4.211 -24,9

Il mercato degli autobus con ptt superiore a 3.500 kg a dicembre registra 287 nuove
unità, con una crescita del 13,4%, secondo segno positivo dopo il recupero di novembre
(+27%), che aveva fatto seguito a 8 mesi consecutivi in flessione. A dicembre si registra
un incremento per gli autobus adibiti al TPL (+17,9%) e per gli autobus e midibus turistici
(+195,2%), mentre calano minibus (-26,7%) e scuolabus (-39,5%).
Nell’intero 2020, i libretti di autobus rilasciati sono 3.162 (-24,9%, rispetto al 2019).
Confermano un calo a doppia cifra gli autobus adibiti al TPL (-32,6%) e gli scuolabus
(-36,8%), mentre gli autobus e midibus turistici contengono la flessione all’8,6% e i
minibus al 9,9%.

La crisi Covid-19 ha ovviamente avuto forti ripercussioni su tutta la filiera del trasporto
collettivo di passeggeri, penalizzato dalle misure di distanziamento fisico per il
contenimento della pandemia. Per gli spostamenti con il trasporto pubblico si è quindi
verificata una riduzione più severa rispetto al trasporto stradale privato, con picchi
negativi oltre il 90% a marzo-aprile 2020. Secondo l’Osservatorio sulle tendenze di
mobilità del MIT, a fronte di una ripresa quasi totale degli spostamenti individuali su
strada nel mese di luglio, gli spostamenti a mezzo TPL risultavano ancora il 40% in meno
rispetto al periodo precedente la pandemia, con effetti negativi su un comparto già in
difficoltà.
La Legge di Bilancio 2021 ha introdotto alcune misure a beneficio del comparto. Tra
queste, l’incremento del fondo a favore delle imprese di trasporto passeggeri mediante
autobus non soggetti a obblighi di servizio pubblico, con una dotazione finanziaria
aggiuntiva di 20 milioni di Euro per il 2021, destinata al ristoro delle rate di
finanziamento dei canoni di leasing di veicoli nuovi delle categorie M2 ed M3 in scadenza
tra il 23 febbraio e il 31 dicembre 2020, per acquisti effettuati a partire da gennaio
2018. Il 15% della dotazione del cosiddetto “Fondo mezzi”, è inoltre stata resa disponibile per la conversione a gas di mezzi di trasporto pubblico locale e regionale di categoria euro 4 ed euro 5.
E’ stato infine istituito un fondo, con una dotazione di 150 milioni di Euro per il 2021,
per consentire l’erogazione dei servizi di trasporto scolastico nei comuni in conformità
alle misure di contenimento del Covid-19. Un ulteriore fondo, con una dotazione di 200
milioni di Euro per il 2021 è stato istituito per finanziare i servizi aggiuntivi di trasporto
pubblico locale e regionale nelle Regioni e nelle Province autonome di Trento e di
Bolzano.

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