Lavoro: in aumento incentivi per assunzioni e stabilizzazioni

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Nel 2011 sono state 5.376 le domande di incentivi per le assunzioni dei disoccupati, le stabilizzazioni dei precari e per l\’avvio di nuove imprese da parte di soggetti con problemi occupazionali.
Ne dà comunicazione l'assessore regionale al Lavoro Angela Brandi, la quale afferma che "il paragone fra il 2010 e il 2011 indica un segno positivo per tutte e tre le tipologie di contributo, il che sta a significare l'efficacia di questi strumenti nei confronti di situazioni, come la disoccupazione e il precariato, che rappresentano i principali problemi del momento storico che stiamo attraversando".
Per quel che riguarda le richieste di contributo presentate da aziende regionali nel 2011 per assunzioni a tempo indeterminato di lavoratori disoccupati (a fronte delle quali è prevista l'erogazione al nuovo datore di lavoro di un incentivo dell'importo variabile da 2.500 a 13.000 euro), esse sono state 2.797. Di queste 243 sono pervenute dalle cosiddette aree di crisi, come ad esempio come quelle della metalmeccanica, della chimica o degli spedizionieri. Rispetto all'anno precedente si è registrato un aumento in valore assoluto del 37,9%, con 69 domande in più.
Sul settore delle stabilizzazioni dei lavoratori con contratti a termine le imprese nel 2011 hanno presentato 1.803 domande per beneficiare del contributo previsto per la trasformazione dei rapporti di lavoro precari in rapporti di lavoro a tempo indeterminato (con erogazione al datore di lavoro che intende stabilizzare di un incentivo dell'importo variabile da 1.500 a 11.000 euro); del totale, 233 hanno usufruito dell'articolo di legge relativo alle aree di crisi. Anche in questo caso il confronto con il 2010 vede un andamento positivo, precisamente del 35,1% con 469 stabilizzazioni in più rispetto all'anno precedente. Da evidenziare come le domande di contributo relative alle assunzioni e alle stabilizzazioni vadano presentate prima di procedere all'assunzione a tempo indeterminato.
Incoraggiante anche l'andamento delle domande finalizzate ai contributi a fondo perduto per la creazione di nuove imprese da parte di soggetti disoccupati, in cassa integrazione straordinaria o provenienti dalle aree di crisi (si tratta di un contributo di ammontare variabile fra i 15.000 e i 35.000 euro, a copertura di una percentuale massima del 50 per cento di determinate spese di investimento): 318 sono state quelle presentate nel 2011 in Friuli Venezia Giulia, con un aumento del 38% rispetto all'anno precedente (229).
Infine si è registrata un'impennata anche del numero di partecipanti ai corsi di riqualificazione professionale rivolti a lavoratori provenienti dalle aree di crisi: si è passati infatti dai 78 del 2010 ai 458 del 2011.
"Il fatto che grazie all'incentivo le aziende percepiscano come vantaggioso assumere e stabilizzare nuovi lavoratori – spiega l'assessore Brandi – è senza dubbio positivo. Per il 2012 abbiamo inserito a bilancio 13 milioni e 400mila euro che vengono trasferiti alle Province, le quali poi di fatto erogano i contributi sul territorio. Queste risorse sono la riprova della volontà di affrontare concretamente i problemi dell'occupazione, a sostegno di una maggiore occupabilità dei lavoratori, anche di quelli che scelgono con coraggio di intraprendere un'iniziativa provata. Due percorsi paralleli – conclude l'assessore – che riescono a dare una risposta concreta rendendo più dinamico il mercato del lavoro in Friuli Venezia Giulia".

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