Senigallia: On. Lodolini interviene alla Camera

455

Ancora una volta una straordinaria ondata di maltempo ha colpito Marche. I Comuni di Osimo, Chiaravalle, Corinaldo, Ostra Vetere sono stati traci più colpiti. La città di Senigallia è la più ferita. Una ferita che fa tanto più male perché alla vigilia della stagione turistica. Ma ce la farà perché conosco la sua gente e il suo Sindaco. Alta la presenza di imprese manifatturiere, commerciali, agricole, turistiche coinvolte. Un ringraziamento agli uomini della Protezione civile, ai Vigili del fuoco, a tutte le forze dell’ordine, ai sanitari e ai volontari. Un ringraziamento al Presidente Renzi che ha voluto dimostrare concretamente ed immediatamente la vicinanza del Governo. Una visita utile e necessaria. Ci ha fatto sentire il Governo vicino. È il momento della solidarietà. Non della polemica. Ai familiari delle vittime, e ai tanti cittadini e alle imprese in situazione di disagio va la solidarietà del Gruppo Pd. Ma la solidarietà non basta. Per l'emergenza al Governo chiediamo di mettere determinazione, quella stessa determinazione unita a dignità che non è mancata ai cittadini Senigalliesi. Queste le richieste:
• accogliere con sollecitazione la richiesta di stato di emergenza che la Regione ha inoltrato il 5 maggio;
• destinare risorse aggiuntive per gli ammortizzatori in deroga per i lavoratori dipendenti di imprese operanti nelle zone alluvionate;
• destinare risorse per le popolazioni e per le imprese che consentano interventi utili a superare la fase dell’ emergenza e a ripristinare condizioni di normalità. Una moratoria che interessi imprese e cittadini per quanto riguarda il pagamento delle imposte
Su tali proposte il gruppo Pd presenterà specifica mozione parlamentare e chiediamo che venga calendarizzata quanto prima.
Questo per l' emergenza. Ma occorre fare altro. Occorre ripensare, tutti insieme, ad una gestione del territorio più integrata dove il tema della prevenzione sia centrale.
Non è più pensabile affrontare le situazioni di emergenza come se fossero situazioni spot. Agire, non reagire, questo è il segreto per far fronte alla sfida che il cambiamento climatico ci sta ponendo.
Per tanto chiedo che:
1. La Strategia Nazionale sull'Adattamento al Cambiamento Climatico venga definitivamente adottata e poi sostenuta finanziariamente dal Ministero e poi dalle Regioni in modo organico e concertato. Dovrà essere sviluppando un approccio alla Panificazione per l'Adattamento di “area vasta” che individui nelle Città gli attori primari, facendo seguito anche alle richieste Europee di avviare il Patto dei Sindaci per l’adattamento. Perchè non è possibile che oggi i Sindaci vengano lasciati da soli ad affrontare problematiche complesse, con mezzi non idonei.
2. Che la Regioni sostengano gli investimenti sui loro territori, attraverso la piena attuazione delle indirizzi definiti dalla Commissione Europea per l'allocazione dei fondi strutturali 2014 – 2020, recependo nel Proprio Programma Operativo le aree tematiche numero 4 "Sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio" e numero 5 "Promuovere l’adattamento al cambiamento climatico, prevenzione e la gestione dei rischi"
3. si lavori sull'adattamento “leggero”, ovvero sul potenziamento degli investimenti in Information and Communication Technology e sulla sensoristica applicata al monitoraggio e all’analisi del rischio, sui sistemi di allarme e sulla raccolta dei dati utili alla costruzione di modelli climatici previsionali. In generale sulla costruzione di una Smart Resilient City. Maggiore è la sovrastruttura tecnologica a supporto dei processi decisionali, maggiore è anche la capacità del sistema urbano di essere flessibile e resiliente.

Vedi l'intervento

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here