Slovenia partner commerciale

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La Camera di Commercio di Ancona e il Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio, il Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Slovena, l’Agenzia JAPTI, l’Unione regionale economica slovena e l’ICE, il 9 giugno hanno organizzato ad Ancona, una giornata di presentazione e approfondimento sulla realtà economica slovena.
L’incontro ha offerto una panoramica del mercato e dell’economia slovena con particolare riguardo alle opportunità commerciali e d’investimento. La Slovenia, infatti, membro dell’Unione Europea dal 2004, rappresenta un partner affidabile, con un buono sviluppo economico e grado di apertura ai mercati esteri, grazie anche all’invidiabile posizione geografica di crocevia verso i Balcani e i paesi dell’Est Europa. Un focus particolare è stato riservato al sistema fiscale sloveno e ai vantaggi che esso offre alle aziende italiane in base alla nuova convezione contro le doppie imposizioni.
Oggi la Slovenia è una piccola nazione perfettamente inserita nel contesto europeo, capace di attrarre volumi crescenti di investimenti esteri (IDE), come dimostrano i dati forniti dalla Banca Centrale slovena secondo la quale nel 2008 sono confluiti nel Paese quasi 11 miliardi di euro, il 12% in più rispetto all’anno precedente e addirittura 10 volte il valore del 1994.
Il 2009 è stato, tuttavia, un anno particolarmente difficile: la pessima congiuntura economica internazionale ha colpito anche la Slovenia senza fare alcuno sconto e l’anno si è chiuso con una riduzione del PIL del 7,3%, in netto contrasto con la crescita del 3,5% registrata nei 12 mesi precedenti. Le previsioni formulate dal Fondo monetario Internazionale suggeriscono una ripresa cauta nel 2010, pari all’1,1%, ed una un già più robusta per il 2011, il 2%.
L’Italia è il secondo partner commerciale della Slovenia, sia in termini di importazioni che di esportazioni; in entrambi i casi solamente la Germania raggiunge valori più elevati.
Sulla base dei dati forniti dall’Ufficio nazionale di statistica della Slovenia, le importazioni slovene hanno raggiunto nel 2009 i 17 miliardi di euro, con una riduzione del 25% rispetto all’anno precedente. L’Italia ha fornito beni per 3 miliardi di euro, con una quota di mercato del 17,6%. La Germania, come già affermato, ha ottenuto un risultato leggermente migliore, ma la distanza tra i due paesi si è nettamente ridotta nell’ultimo anno.
Sul versante opposto, nel 2009 la Slovenia ha esportato beni per oltre 16 miliardi di euro, di cui l’11,6% diretti verso l’Italia, per un valore complessivo di quasi 2 miliardi di euro. Anche in questo caso la Germania occupa il primo posto, mentre subito dopo l’Italia vi sono la Francia e tre paesi vicini, l’Austria, la Croazia e la Serbia.
La Slovenia rappresenta un’opportunità interessante per le imprese italiane e marchigiane tantoché nonostante le difficoltà economiche degli ultimi anni,le relazioni commerciali sono ormai solide.
Le esportazioni verso questo paese rappresentano l’1% del valore complessivo delle merci italiane vendute all’estero, un valore significativo se comparate con la dimensione contenuta del paese.
La vicinanza geografica, la facilità di collegamento, la mancanza totale di barriere commerciali e la stabilità politica del Paese, oltre all’appartenenza comune all’area euro, rendono la Slovenia un paese di particolare interesse per le imprese italiane. Va inoltre sottolineato che, a differenza degli altri paesi dell’area adriatico-ionica, le esportazioni italiane verso la Slovenia non si concentrano in pochi settori, aprendo in tal modo opportunità commerciali in un’ampia gamma di attività.

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