Industria crisi europlastica: grave preoccupazione Ciriani

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Trieste – Si è svolto nella sede della Regione di Pordenone l\’incontro tra il vicepresidente Luca Ciriani, i tecnici dell\’assessorato alle Attività Produttive, Provincia di Pordenone, sindacati ed Europlastica relativo alla situazione di crisi della società.
Nel corso dell'incontro la proprietà dell'Europlastica ha annunciato di trovarsi nelle condizioni di ricorrere alla
procedura concorsuale, essendosi concretizzato uno stato di insolvenza grave della società nei confronti dei creditori, associato a un ulteriore calo dei volumi produttivi.

"Si tratta di una situazione inattesa – ha commentato il vicepresidente Luca Ciriani – che lascia molto perplessi e
amareggiati. A oggi, dopo la Luvata, questa crisi rappresenta una delle più preoccupanti emergenze occupazionali e sociali nel territorio pordenonese, ma l'imprenditore ha agito in maniera poco trasparente sia nei confronti dell'amministrazione regionale che dei sindacati. Tuttora la situazione non è chiara e ho chiesto e ottenuto un ulteriore incontro entro due giorni, affinché si chiariscano i termini con i quali la società effettuerà la richiesta di concordato preventivo e come si strutturerà il piano industriale della nuova società chiamata a ereditare la produzione e una parte della forza produttiva".
Europlastica conta attualmente 140 dipendenti e una situazione di cassa integrazione attiva, in scadenza il prossimo agosto. A fronte della proposta dei sindacati dell'attivazione di contratti di solidarietà, la proprietà ha risposto con l'istanza di concordato preventivo per evitare il fallimento. La proprietà ha anche annunciato la creazione di una newco, una società con nuovi investitori, pronta a rilevare la produzione attiva e una parte dei dipendenti, senza però dare oggi ulteriori dettagli.
"La posizione espressa dalla proprietà di Europlastica – ha concluso il vicepresidente – risulta assolutamente inaccettabile. Pur nel massimo rispetto dell'imprenditorialità, l'atteggiamento della proprietà di Europlastica risulta poco credibile e poco rispettoso nei confronti dei lavoratori. Nei precedenti incontri si è parlato di varie ipotesi di salvataggio, relativamente alle quali l'imprenditore non ha mai rifiutato il confronto, lasciando sempre margini di trattativa. Margini che però assomigliano, a fronte della attuale situazione, più a una azione di dilazione di tempi che a una effettiva volontà di dare futuro all'azienda".

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