Biodiversità nelle aree protette, le farfalle del Conero

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Ben 467 diverse specie di farfalle, diurne e notturne, popolano la ristretta area del Monte Conero. La lepidotterofauna è stata censita dall’entomologo Adriano Teobaldelli che ha dato alla stampa i risultati delle proprie ricerche, per metterli a disposizione dei visitatori del Parco. Lo studio sarà al centro dell’incontro che si svolgerà, domani (mercoledì 30 giugno), a Sirolo, presso la sede del Parco (Via Peschiera 30). L’iniziativa rientra nell’ambito della manifestazione “Il Parco da amare” e rappresenta il secondo appuntamento del ciclo di conferenze e convegni organizzato, dalla Regione Marche, in collaborazione con le Aree Protette, per celebrare il 2010: Anno internazionale della biodiversità. La vita delle farfalle è legata indissolubilmente al mondo vegetale e alle sue alterazioni: disboscamenti, pratiche agricole, inquinamento atmosferico e luminoso. Quest’ultimo influenza le migrazioni delle falene e le conduce a morire in città. In alcuni centri si stanno sostituendo le lampade a vapori di mercurio (ricche di raggi ultravioletti, costituiscono un’attrazione fatale per le farfalle notturne) con quelle a vapore di sodio, che limitano il potere attrattivo sugli insetti. L’abbondanza e la distribuzione delle farfalle rappresentano, inoltre, il primo dei 26 Indicatori inseriti dall’Agenzia europea dell’ambiente nella lista SEBI 2010 per valutare l’efficacia delle politiche Ue di contrasto alla perdita della diversità biologica sul continente.

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