Rapporto annuale 2010 del mercato del lavoro delle Marche

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Sarà presentato lunedì prossimo, 12 luglio, il Rapporto annuale 2010 del mercato del lavoro nelle Marche. “Il nucleo centrale di questo Rapporto annuale – spiega l’assessore regionale al Lavoro, Marco Luchetti – è costituito dall’analisi dei dati Istat sul mercato del lavoro, da cui emergono interessanti risultati. L’attuale situazione di instabilità economica internazionale seguita alla grave crisi economica mondiale interessa anche le Marche, un territorio che ha a lungo evidenziato un’economia in salute e un mercato del lavoro dinamico. Negli ultimi anni i segnali di difficoltà, erano circoscritti ad alcuni comparti specifici tradizionali del made in Italy quali calzaturiero e tessile-abbigliamento ma oggi la situazione evidenzia problematiche trasversali a diversi settori”.
Permane un livello elevato di incertezza ma sembrano aprirsi alcuni spiragli: restano difficili le condizioni dell’attuale scenario competitivo anche per l’anno in corso, seppure in lieve recupero rispetto a quanto registrato nel 2009.
I principali Osservatori congiunturali sull’artigianato e sull’industria regionale evidenziano infatti che nelle Marche l’attività produttiva nel 2009 ha mostrato una contrazione rispetto all’anno precedente, con un leggero miglioramento nella seconda parte dell’anno. Il basso tono della domanda e dei livelli di attività ha determinato un utilizzo ridotto della capacità produttiva e del lavoro. Anche la diffusione degli investimenti presenta una dinamica rallentata.
La portata della crisi ha stimolato un processo di riconfigurazione del complesso produttivo. Non manca, tuttavia, un nucleo di imprese che guarda ancora con fiducia allo sviluppo del proprio mercato.
I risultati dell’indagine, curata dall’Osservatorio regionale del mercato del lavoro, saranno illustrati nella Sala Verde di Palazzo Leopardi (sede regionale), a partire dalle ore 9.30, alla presenza dell’assessore Luchetti. Interverrà Stefano Staffolani, docente di Economia politica dell’Università Politecnica delle Marche e membro del Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio.

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