MOSE, per salvare la città più bella del mondo

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Un’apertura al mondo, per il MOSE di Venezia, è stato il modo per celebrare anche la prima visita ai cantieri da parte del nuovo governatore del Veneto Luca Zaia. Definito il più grande cantiere di ingegneria idraulica del pianeta, il MOSE rappresenta anche una testimonianza di ciò che siamo in grado di fare nel nostro Paese ed è diventato uno dei tanti volti del made in Italy all’Expo di Shanghai. Con l’ing. Patrizio Cuccioletta, presidente dell’istituzione del Magistrato alle Acque e il presidente del Consorzio Venezia Nuova, ing. Giovanni Mazzacurati, Luca Zaia ha raccontato questa imponente opera come un cantiere che ha “l’obiettivo di proteggere un’opera d’arte come Venezia. E per raggiungerlo il Veneto e l’intero Nord Est hanno attivato un potente motore di sviluppo, diversificando la propria economia, coinvolgendo le migliori forze produttive e i più avanzati settori della ricerca scientifica, un patrimonio che nessuna crisi potrà dissipare”.
“Io sono qui – ha dichiarato il presidente Zaia – per guardare avanti, per guardare al futuro. Serve ovviamente un rifinanziamento della legge speciale per Venezia, destinato alla città, al di là della conclusione del MOSE nel 2014. Venezia è una leva unica per la valorizzazione di tutto il Veneto, i problemi di Venezia sono i problemi del Veneto e quindi del presidente della Regione.
C’è una lobby Venezia – Regione Veneto per promuovere le opere utili, non certo gli sprechi. Oggi vediamo i cantieri di un’opera che salverà la più bella città del mondo e che è la continuazione di mille anni di opere idrauliche della Serenissima. Per questo siamo orgogliosi di essere veneti. Il mondo scientifico ci guarda perché le nostre dighe mobili saranno il modello per la salvaguardia dalle maree ovunque. Il MOSE, un’opera che viene realizzata a chilometri zero, perché tutto è fatto in Italia, dalla progettazione alle maestranze, alla realizzazione, è il primo datore di lavoro di questa regione: dal varo della legge speciale di Venezia nel 1986, ha dato occupazione a 30 mila addetti tra diretti e indiretti e oggi 3.000 persone si alzano ogni giorno sapendo cosa fare. Dal 2014, dopo la conclusione dei lavori, ci saranno 400 persone addette alla manutenzione e a questi si dovranno probabilmente aggiungere gli scienziati che arriveranno a Venezia da tutto il mondo per studiare il sistema del MOSE e replicarne il modello: al momento si sono dichiarate interessate le università e aziende di dodici Paesi, a partire da Stati Uniti e Olanda”. Ai cantieri di Malamocco dove sono in fase di realizzazione i cassoni che sosterranno le paratie, Luca Zaia ha messo la propria firma su un cassero, nel quale si legge: “9.06.2010 – ai lavoratori del MOSE, con stima, Luca Zaia – PS. Grazie”.

MOSE, in order to save the most beautiful city in the world
First visit at the Mose building from the new Veneto governor Luca Zaia. It has been defined as the greatest engineering hydraulic yard of the planet, the MOSE represents one of the many faces of made in Italy at the Shanghai Expo “I am here – the president Zaia declared – in order to watch towards the future. Today we see the yards of a work that will save the most beautiful city of the world and that is the furtherance of thousand years of hydraulic works of Venice. The Mose, a work realized at kilometres zero, because all is made in Italy, from the planning, workers, until the realization, it is the first employer of this region: from the launch of special law of Venice in 1986, has created 30 thousands employers among direct and indirect and today 3,000 people wake up every day knowing what they will make. From 2014, after the ending of the activities, there will be 400 persons assigned to the maintenance.

www.regione.veneto.it

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