Energia: Confindustria E.Romagna, rivedere accise su elettricita’

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Il provvedimento che aumenta l\’accise nazionale sull\’energia elettrica e sopprime quella provinciale \”ha impatti particolarmente pesanti sulle aziende manifatturiere e colpisce un fattore determinante di competitivita\’\”: lo ha dichiarato il presidente di Confindustria Emilia-Romagna, Gaetano Maccaferri, lanciando l\’allarme per \”le nostre imprese, che gia\’ oggi sopportano in gran parte un costo energetico piu\’ alto del 20-30% rispetto alle aziende concorrenti degli altri Paesi\”
L'intervento del Governo si basa su generico obiettivo di "invarianza del gettito", ma cio' – spiega la nota confindustriale – avviene con un criterio sperequativo: i modesti alleggerimenti sulle medio e grandi aziende vengono scaricati sulla stragrande maggioranza delle imprese, cioe' quelle di medio-piccole dimensioni. E' infatti la fascia delle medio-piccole aziende, con consumi mensili tra i 200 mila e i 1,2 milioni di kWh, che subira' un fortissimo aumento, anche superiore al doppio delle attuali accise. Per un'azienda con un consumo medio mensile di 500 mila kWh, il costo delle accise passera' da 3.820 a 6.050 euro, con un aumento del 58%; mentre un'azienda con un consumo di 1,2 milioni kWh avra' un incremento del 142%. L'effetto fiscale dell'incremento del costo complessivo della bolletta variera' da un +0,4% ad un +5%. "E' dunque necessaria da parte del Governo – sottolinea il Presidente Maccaferri – una revisione urgente del provvedimento, coerente con la volonta' di favorire la competitivita' del sistema produttivo italiano e con gli obiettivi di crescita assunti a livello nazionale. Gli industriali dell'Emilia-Romagna ritengono opportuno anche riconsiderare i provvedimenti e le proposte di decreto sulle energie rinnovabili, in cui si assiste a scelte contraddittorie e prive di una logica di progressione, come la forte riduzione delle politiche di incentivazione e le drastiche e ingiustificate limitazioni localizzative di questi impianti".
In questo ambito Confindustria Emilia-Romagna ritiene indispensabile mantenere una visione di insieme equilibrata e coerente che consenta, da un lato, al settore delle fonti rinnovabili di svilupparsi per raggiungere gli obiettivi Europa 20-20-20 e una loro progressiva sostenibilita' economica e, dall'altro, di disporre comunque di energia elettrica a costi competitivi rispetto ai nostri concorrenti. Viceversa, l'insieme dei provvedimenti del Governo crea una situazione paradossale: da una parte l'incremento del costo dell'energia elettrica, sino al 5%, e dall'altra un deciso freno allo sviluppo delle fonti rinnovabili.

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