Progettare la politica di coesione 2014 – 2020

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\”C’è bisogno di un’integrazione virtuosa tra gli interventi dei vari fondi strutturali e tra le articolazioni amministrative che li gestiscono. Integrazione tanto più necessaria e utile oggi che si comincia a delineare la programmazione 2014-2020. Infatti, per raggiungere gli obiettivi di Europa 2020 l’Europa ci chiede di concentrare le risorse su pochi, selezionati fattori strategici”. È questa la sintesi fatta da Paolo Petrini Vice Presidente e Assessore alle Politiche comunitarie della Regione Marche di quanto è emerso durante l’incontro che si è tenuto presso la Regione Marche. I lavori sono stati coordinati da Mario Conti, Segretario Generale e presidente del Comitato per la PRU, il quale ha evidenziato alcuni cambiamenti previsti come l’unificazione dell’Autorità di Gestione FESR e FSE, il trasferimento della programmazione del FAS nell’ambito della Segreteria Generale della Regione Marche e, infine, la costituzione del Comitato tecnico-scientifico per il Progetto “Marche 2020”, essenziale per la nuova programmazione. Mauro Terzoni, in rappresentanza dell’Autorità di Gestione FESR e FSE, ha sottolineato che il 2011 è stato caratterizzato da una evoluzione della crisi che da economico-finanziaria si è trasformata in sistemica e ha messo in discussione alcune certezze dell’UE, ma anche dall’avvio dellla negoziazione sulla politica di coesione 2014 – 2020 che ha visto la Commissione Europea orientata alla conferma delle risorse.
“Per tali motivi – ha confermato Terzoni – diventerà essenziale ottimizzare l’utilizzo dei Fondi Europei concentrandosi su interventi selezionati e strategici per lo sviluppo del territorio e l’adozione di approcci unitari e integrati nelle fasi di programmazione e attuazione degli interventi. Di estrema importanza è stato l’intervento di Andrea Murgia, Dg Regio Commissione Europea, che ha illustrato la politica di coesione e la proposta di budget per la programmazione 2014-2020 sottolineando il successo ottenuto dal Documento sulla strategia Europa 2020, i cui indirizzi saranno lo spunto di riflessione per i prossimi anni. “Sono tre – ha confermato Andrea Murgia – gli obiettivi della nuova politica di coesione: innanzitutto il rafforzamento dell’approccio strategico dal punto divista della concentrazione territoriale, con l'articolazione delle risorse differenziata in relazione a tre differenti categorie di regioni: – regioni meno sviluppate, in grado di assegnare le risorse ad una vasta gamma di obiettivi; regioni in transizione e regioni più sviluppate, che dovranno concentrare la loro allocazione principalmente su efficienza energetica, energie rinnovabili, innovazione e competitività delle PMI”. Il secondo obiettivo indicato nella relazione di Andrea Murgia prevede il miglioramento dell’efficacia dei programmi, attraverso l’introduzione di un Performance Framework per tutti i programmi, con obiettivi intermedi e finali che dovranno essere chiari e quantificabili per tutti i programmi. Per i programmi più virtuosi è poi prevista una riserva del 5% del bilancio della coesione. Terzo ma non meno importante obiettivo è il rafforzamento dei controlli e della gestione, che si traduce in norme di semplificazione per la Gestione Finanziaria per i Sistemi di Gestione e controllo. Sempre durante l’incontro, Pietro Alessandrini Coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico progetto “Marche 2020”, ha presentato un‘analisi sulle proiezioni del tessuto economico e sociale della Regione Marche alla fine della programmazione 2020: i risultati hanno confermato un sostanziale allineamento degli obiettivi in materia di educazione, occupazione, tasso di povertà e di inclusione sociale; emergono, invece, alcuni problemi sugli obiettivi relativi ai cambiamenti climatici, al ricambio delle fonti di energia e alla ricerca, sviluppo e innovazione. Ha conclusione dei lavori Marco Lucchetti – Assessore al lavoro formazione e istruzione ha auspicato l’avvio di una cultura europea innovativa in grado di fornire un concreto supporto alla programmazione affinché “le politiche comunitarie si concentrino più sugli aspetti sostanziali e meno su quelli burocratici. Il punto cruciale è lavorare sul capitale umano e sociale, fare un salto di qualità e superare l’individualismo”.

To plan politics of cohesion 2014 – 2020
“It’s need an integration between the actions of structural funds and the administrative authorities that manage them above all today that it’s begun to define the planning 2014 – 2020 and Europe that require us to concentrate the resources on few and strategic factors in order to catch up the aims of Europe 2020”. This is the synthesis made by Paolo Petrini Vice-president and Councillor to the communitarian Policies of the Marche region. Mario Conti, coordinator of the event, General Secretary and president of the Committee for PRU has marked some of the previewed changes: the unification of the Authority
of Management ERDF and ESF, the transfer of the planning of FAS in the sphere of the General Secretariat of the Marche Region and at last, the creation of the technical-scientific Committee for
the Plan “Marche 2020”. Mauro Terzoni, delegate of the Authority of Management ERDF and
ESF, has emphasized that in 2011 the economic- financial crisis has became systemic, challenging into question some certainties of the EU and it’s started the negotiation about politics of cohesion 2014 – 2020 that has seen the European Commission oriented towards theconfirmation of the resources. “Therefore – Terzoni said – it will become essential to optimize the use of European funds and to adopt unitary and integrated approaches during the phases of planning and implementation of the works. Very important it has been the participation of Andrea Murgia, Dg European Commission, he has talked about politic of cohesion and the proposal of budget about the planning 2014-2020 that will fixthree aims: the strengthening of the strategic approach from the viewpoint of the territorial attention, differentiated according to three categories of regions: regions less developed, regions in transition and
regions more developed”.  The second aim, previews the improvement of the effectiveness of the programs, through the set of intermediate and final aims that will have to be clear and quantifiable for all the programs. Third aim is the strengthening of the controls and management. Marco Lucchetti, councillor at work, education and training, at the end of the meeting, has wished the start of innovative and European culture able to give a concrete support to the programming so that “the communitarian policies can concentrate more on the important aspects and less on bureaucratic ones. The critical point mis to work on human and social aspects, to make a quality leap and to exceed the individualism”.

www.europa.marche.it

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