Welfare: Province in rotta con Regione per Centri impiego

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L\’Aquila – I presidenti delle quattro Province abruzzesi, Valter Catarra (Teramo), Antonio Del Corvo (L\’Aquila), Enrico Di Giuseppantonio (Chieti) e Guerino Testa (Pescara), si sono riuniti questa mattina a Chieti, presenti i rispettivi Assessori alle Politiche del lavoro ed i dirigenti di Settore, per esaminare le problematiche connesse al funzionamento dei Centri per l\’impiego cosi\’ come previsto nel disegno di legge regionale \’\’Testo unico del welfare\’\’.
Hanno deciso di chiedere al presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, un incontro, da fissare entro 7 giorni, per proporre e discutere lo stralcio dal Testo unico del welfare della parte che riguarda proprio i Centri per l'impiego. Nel frattempo, le Province sospenderanno la partecipazione ai Tavoli istituzionali convocati dalla Regione, in particolare alla Conferenza Regione-Enti Locali. I Presidenti delle Province si dicono ''preoccupati per le conseguenze che potranno esserci a causa della prospettata regionalizzazione nella gestione di un servizio importante come quello reso dai Centri per l'impiego''.

I timori sono legati, in particolare, ''alla qualita' del servizio che verra' reso ai cittadini ed al mantenimento dei livelli occupazionali''. ''Vediamo infatti, tra le conseguenze del Testo unico – sostengono Catarra, Del Corvo, Di Giuseppantonio e Testa – il pericolo concreto che si possano perdere i 400 posti di lavoro dei dipendenti delle Province attualmente in organico nei Centri per l'impiego ed il cui apporto in termini professionali e di impegno e' vitale per il funzionamento di tali strutture. Ma vediamo – aggiungono – anche un decadimento della qualita' del servizio reso ai cittadini nel momento in cui si prevede un solo Centro per l'impiego in ciascuna provincia: cio' avra' ripercussioni gravissime per tutti coloro che si rivolgono ai Centri per l'impiego (persone che cercano un lavoro, in mobilita' e disoccupati) che saranno costrette a farsi carico delle spese, dei tempi e dei disagi per spostamenti che potranno essere anche di alcune centinaia di chilometri''. ''Tutto cio' non e' accettabile – concludono – e per questo chiediamo un incontro che in un clima di serenita' possa portare ad ottenere lo stralcio.''

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