\’\’Abbiamo superato la fatidica soglia del 40 per cento di raccolta differenziata e siamo pronti ad affrontare, in maniera aperta e con un dibattito sereno con il territorio, la questione della valorizzazione energetica dei rifiuti, con la grande disponibilita\’ a valutare tutti insieme le pratiche migliori che possano fare al caso dell\’Abruzzo, ma soprattutto, al caso di un virtuoso ciclo dei rifiuti\’\’. Lo ha dichiarato l'assessore ai Rifiuti, Mauro Di Dalmazio, intervenendo questa mattina al workshop sulla gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche in Abruzzo. L'assessore ha piu' volte sottolineato la necessita' di delineare per la regione ''un modello che aiuti il territorio a superare non solo le difficolta' legate allo scarso livello di impiantistica strutturale o alla gestione, ma anche il gap culturale che ha impedito una serena discussione su un modello virtuoso, in grado di consentire il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza ambientale, sanitaria e di sostenibilita' economica del sistema''. Di Dalmazio ha ricordato ''le cospicue risorse da investire, immediatamente disponibili dopo la iscrizione nei capitoli di bilancio delle quote Fas. Oltre al programma specifico di sostegno alla raccolta differenziata, per 15milioni di euro, che avra' l'obiettivo di aumentare ulteriormente le percentuali di differenziata, e quindi sollevare i comuni di una parte degli esborsi con effetti migliorativi sulla strutturazione delle tariffe, a beneficio ei cittadini; una ulteriore misura specifica, perdiversi milioni di euro, e' destinata al bando per i centri di raccolta,fondamentali per incrementare gli obiettivi di differenziata. Per l'Assessore queste sono ''linee programmatiche chiare, che si inseriscono in un progetto piu' ampio che speriamo ponga le condizioni di portare l'Abruzzo fuori dalle difficolta' legate alla insufficienza del sistema impiantistico''. Per Di Dalmazio, infine, ''e' importante che questa programmazione siaconosciuta e condivisa perche' dobbiamo muoverci tutti sullo stesso livello di responsabilita', mettendo da parte egoismi territoriali e pregiudizi ideologici. La a sfida e' capire se siamo o non siamo ingrado di mettere in piedi un ciclo virtuoso. Noi non declineremo le responsabilita' di scegliere e di perseguire un modello che non e' dell'Abruzzo ma quello vincente in Europa''.
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