Agroalimentare: la tutela del Made in Italy incassa l’ok del Consiglio regionale

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Il Consiglio regionale ha approvato all\’unanimità la mozione di tutela del “Made in Italy” e quindi del “Made in Marche” presentata di urgenza la settimana scorsa dal presidente del gruppo Verdi Adriano Cardogna e sottoscritta dai tutti i gruppi presenti in Consiglio, a sottolineare la rilevanza di un tema molto importante per la nostra economia regionale e nazionale.
Con questo atto si sollecita il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali e il Ministro della Salute al fine di assicurare il rispetto della Commissione europea per l’obbligo di indicare paese di origine e luogo di provenienza delle carni suine, l’obbligo di etichettatura per i prodotti alimentari al fine di prevenire le pratiche fraudolente, impedire l’uso improprio di risorse pubbliche per finanziare progetti o imprese che possono alimentare il finto Made in Italy, ottenere esaustive informazioni al fine di valutare possibili azioni legali a tutela dell’immagine Italia il cui improprio utilizzo porta danni consistenti al sistema produttivo.
“In un mondo globalizzato – ha detto Cardogna – produrre qualcosa di eccellente fa la differenza.”
L’Expo 2015 sarà proprio dedicata a questi temi: “Nutrire il Pianeta. Energia per la vita” dove nutrizione, qualità e tracciabilità sono fattori determinanti nella vita di ognuno di noi.
E il fatto che le Marche sia la regione d’Europa più longeva è dovuto proprio alla qualità dei prodotti che mangiamo. L’agroalimentare quindi come fonte di vita ma anche di economia.
“Da anni la Regione Marche attraverso ASSAM – dichiara l’amministratore unico Gianluca Carrabs – punta alla tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti agroalimentari, utilizzando il sistema di tracciabilità informatico (Si.Tra.) che garantisce al consumatore finale la qualità del prodotto dal ‘campo alla tavola' e questo atto, sollecitato dalla Coldiretti, tutela la qualità dei prodotti marchigiani”.
Questo settore rappresenta, infatti, il primo nella classifica dell’export marchigiano.
Settore che trascina altri come il turismo perché sono molti coloro che desiderano conoscere le Marche dopo aver mangiato un nostro prodotto, bevuto un vino, assaggiati un formaggio o un frutto che portano i sapori, i profumi, la bellezza delle Marche.
Prodotti di eccellenza ambasciatori della nostra regione e del nostro Paese nel mondo.
La mozione del Consiglio regionale sarà inviata al Presidente del Consiglio Letta, ai Ministri competenti e ai Presidenti delle associazioni professionali agricole e alle associazioni cooperative agricole.
“In un momento di grave crisi – conclude Cardogna – il Made in Italy e in particolare l’agroalimentare è universalmente riconosciuto come una straordinaria leva per l’economia. Dalla sua tutela dipendono lavoro e sviluppo.”

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