Serracchiani: Valorizzare il ruolo geopolitico del Friuli Venezia Giulia

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\”Intendiamo investire in modo importante nelle relazioni internazionali, per valorizzare la collocazione geopolitica del Friuli Venezia Giulia\”. Lo ha detto la presidente della Regione, Debora Serracchiani. Stiamo attraversando una fase cruciale, ha ricordato la
presidente, in cui si chiude la programmazione dei fondi
comunitari nel periodo 2007-2013 (221 i progetti a cui il Friuli
Venezia Giulia ha partecipato, di cui 79 come "lead partner") e
si sta impostando quella per il prossimo periodo 2014-2020,
caratterizzato da alcune novità nelle politiche di cooperazione
territoriale dell'Unione europea e nelle scelte dell'Italia.

L'allocazione delle risorse 2014-2020 comporta, mediamente, un
aumento del 16 per cento sul totale delle risorse della
Cooperazione territoriale europea. Per quanto riguarda i
programmi transfrontalieri, ci sarà una diminuzione delle risorse
a disposizione dell'Italia-Slovenia, una scelta determinata dalla
restrizione dell'area territoriale dei partecipanti (non ne fanno
più parte l'Emilia-Romagna mentre per il Veneto rimane compresa
la sola provincia di Venezia) e un notevole aumento invece su
altri versanti, quali il nuovo programma Italia-Croazia (169 per
cento in più rispetto alle risorse attribuite al precedente Ipa
Adriatico, di cui l'Italia-Croazia raccoglie in parte l'eredità).

"Come Friuli Venezia Giulia ci candidiamo – ha detto la
presidente – a promuovere e a partecipare a progetti di notevole
interesse con i Paesi interessati dai programmi in cui siamo
coinvolti direttamente, su temi come le infrastrutture, la
sanità, l'ambiente e la cultura".

"Nel campo dei programmi di tipo transnazionale, il Friuli
Venezia Giulia punta a rafforzare in particolare le relazioni con
la Serbia. La storia, la collocazione geografica della nostra
Regione, nonché la presenza a Trieste della più importante
comunità serba in Italia fanno del Friuli Venezia Giulia un
naturale interlocutore della Serbia, con cui intendiamo
sviluppare progetti nei settori dell'agroalimentare, della
sanità, dei trasporti e della cultura (Grande Guerra,
Mittelfest). Non vogliamo incoraggiare la delocalizzazione – ha
precisato Serracchiani – ma cogliere tutte le opportunità di un
nuovo mercato".

Secondo la presidente, non è saggio da parte dell'Italia
concentrare l'attenzione solo sulla strategia Adriatico-Ionica e
non anche su quella Danubiana, che comprende aree di grandissima
forza economica, come la Germania.

"La partecipazione della nostra Regione nella strategia
Adriatico-Ionica è di primissimo piano, dato che nel Piano
d'azione per l'attuazione di questa strategia il Friuli Venezia
Giulia è il coordinatore regionale del pilastro indirizzato alle
interconnessioni e infrastrutture. Tuttavia continueremo a
chiedere – ha detto la presidente Serracchiani – di entrare a far
parte della strategia Danubiana, mantenendo comunque rapporti
diretti, come Regione, con quest'area di interesse storico e
strategico per il Friuli Venezia Giulia, non da ultimo per il
porto di Trieste".

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