L’impronta del successo

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La nascita del brand e il successo internazionale. I valori e le tradizioni che hanno fatto di Camper un leader mondiale in un settore in cui competere è difficile. Cosa c\’è di vero e di falso nel marchio? Adán ne svela i segreti nel suo libro per Egea E’ la storia di uno dei marchi icona spagnoli più conosciuti. Dagli inizi, nel 1975 quando distribuiva i suoi prodotti in negozi multimarca, partendo da un piccolo laboratorio nelle Baleari, sino al suo affermarsi nelle vie della moda nelle città di tutto il mondo: da Parigi a Mosca, da Berlino a Tokyo sino a Seul, il più grande negozio al mondo.
Uno straordinario successo che ha fatto di Camper un vero leader mondiale in un settore in cui competere è sempre più difficile. Oggi il marchio è presente in 55 paesi, con oltre 3.000 punti vendita e 4 milioni di scarpe vendute all’anno. L’azienda fattura 200 milioni di euro e ha più di 700 dipendenti.
Tuttavia, è un’impresa discreta, per nulla presuntuosa, né fa vanto del potere conquistato. Dove sta allora il suo segreto?
Pablo Adán, consulente di marketing strategico e pubblicità, in “Camper. L’impronta del successo” (Egea 2014, 168 pagg., 17,50 euro, 10,99 e-pub), lo porta alla luce.
“Camper è qualcosa di più di una scarpa, è una filosofia di vita. Quando si capisce questo, il rapporto con Camper cambia”. A dirlo non è l’ufficio marketing dell’azienda, ma un semplice commesso che da anni lavora per il brand.
Ma, se Camper ha mantenuto, come afferma, i valori della fantasia e della libertà, che cosa c’è di vero o di falso dietro un marchio creato negli anni Settanta, accettato negli anni Ottanta, internazionalizzato negli anni Novanta e poi consolidatosi a livello mondiale nel nuovo secolo?
Nel volume Adán racconta le strategie di marketing adottate per lanciare il brand, sempre con un occhio attento ai valori tradizionali. “Il posizionamento di Camper” scrive l’autore, “non è frutto del caso, bensì il risultato di un progetto autentico, e di uno sforzo formidabile non solo per comunicarlo, ma anche per dimostrarne la realtà”.
“Dicono che il successo sia la realizzazione degli obiettivi prefissati e che la felicità sia poterne godere. Credo che Camper abbia superato abbondantemente la prima tappa e che ora abbia deciso di dedicarsi alla seconda”, conclude Adán
Paolo Adán è un consulente di marketing strategico e pubblicità e docente di corsi master nell’università Ramón Llull di Barcellona e nell’Università cattolica di Valencia.

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