Indesit diventa americana

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La famiglia Merloni ha ceduto a Whirpool la partecipazione di Fineldo del 60,4% del capitale (ossia il 66,8% dei diritti di voto) della fabbrica di elettrodomestici. Il prezzo di acquisto è pari a 11 dollari per ogni azione di Indesit, per un prezzo totale previsto pari a 758 milioni di dollari. Per il resto delle azioni, la società Usa lancerà poi un’opa; la previsione è che le operazioni si perfezioneranno entro la fine del 2014. In borsa il titolo è schizzato a +3,5% dopo l’annuncio della cessione, per poi attestarsi a +2,9%.

Indesit è un pezzo di storia del made in Italy che passa di mano ad un’azienda straniera: nata a Torino nel 1953 con nome di Spirea, poi Indes e nel 1961 Indesit, passata a Merloni nel 1985, ha sempre prodotto lavatrici, frigoriferi, lavastoviglie, cucine, ma anche televisori e registratori di cassa. Nel 1970 aveva 12 mila dipendenti, 5 impianti nel torinese e due nella provincia di Caserta. Nel 1985 viene venduta l’elettronica a Olivetti e, con la crisi, i dipendenti scendono a 7 mila. Dopo la ristrutturazione, è acquistata da Merloni per 50 miliardi, più altri 100 da investire nel rilancio. L’azienda viene fusa con la rivale Ariston e nasce Indesit company, un nuovo gruppo con sede nelle Marche, a Fabriano: un colosso da 16 mila dipendenti, con 14 stabilimenti che punta a competere in Europa e nel mondo. Negli anni ’90 diventa numero due in Europa, delocalizza in Russia e in Cina, ma conserva il 30% della produzione in Italia.
Nel 2009 la crisi impatta duramente l’azienda, che perde il 17% dei ricavi. Nel 2012 utili e ricavi tengono ma solo grazie al mercato russo e a quello britannico; inoltre senza l’effetto dell’euro forte il bilancio sarebbe in rosso. Nel 2013 l’amministratore delegato Marco Milani subentra alla presidenza ad Andrea Merloni e, per la prima volta, il timone dell’azienda non è più in mano alla famiglia Merloni. È un segnale importante, che si concretizza, oggi, con il passaggio agli americani.

"Non mi aspettavo che ci sarebbe stato un accordo cosi' presto, pensavo che ci sarebbe stato un maggiore processo di riflessione". Cosi' il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca commenta l'accordo raggiunto tra Indesit e Whirlpool. "Quando ci siamo incontrati con Marc Bitzer (presidente dell'area Nord America-Europa della Whirlpool, ndr) abbiamo detto che ci saremmo rivisti qualora le cose fossero andate avanti e avremmo fatto una valutazione nel merito".

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