Economia bolognese ferma nel II° trimestre 2014

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Continua a stagnare fra aprile e giugno l’economia bolognese. L’industria prosegue nel confrontarsi con produzioni, ordini e fatturato in flessione. Il manifatturiero cresce negli ordini oltre confine, soprattutto nel comparto artigiano. Le costruzioni beneficiano delle agevolazioni ma continuano a mostrare pesanti segni negativi. Il commercio al dettaglio registra una flessione del volume d’affari per il tredicesimo trimestre consecutivo. Industria in senso stretto
Il fiacco mercato interno determina il ritmo dell’andamento.
La produzione fra aprile e giugno è diminuita dello 0,8%, il segno negativo peggiore degli ultimi quattro trimestri.
Il fatturato è a – 1,2%, flessione pressoché triplicata nei tre mesi (era -0,4% a fine marzo). Il fatturato dall’estero è sostanzialmente stabile (-0,3%) mostrando nei fatti un rallentamento dopo quattro trimestri di crescita (con il picco del +7% di fine 2013).
Gi ordini complessivi si attestano a -0,5%, mentre quelli provenienti dall’estero sono in aumento con +1,8%.
Il periodo di produzione assicurato dal portafoglio ordini è in aumento ed è al di sopra delle sette settimane: valori contenuti rispetto agli standard del passato, che se confrontati con l’andamento negativo della produzione, mostrano probabilmente il peso dei tempi delle lavorazioni su misura destinate ai mercati esteri.
Il grado di utilizzo degli impianti si è attestato a fine giugno all’86% con un incremento di quasi 6 punti percentuali rispetto a giugno 2013 e di 4 punti percentuali rispetto a fine marzo. Ciò potrebbe essere il sintomo di una ricerca di una maggiore produttività degli impianti esistenti.
Per quanto riguarda le previsioni per il futuro ottimisti e pessimisti si ripartiscono in ugual misura. Sale al 34% la percentuale di coloro che per l’autunno si attendono un miglioramento della domanda dall’estero (a marzo questa percentuale si attestava al 20%).

Artigianato manifatturiero
Fra aprile e giugno si sono nascosti i timidi segnali di recupero che erano emersi ad inizio d’anno. Produzione, ordini e fatturato sono in diminuzione dell’1%.
Sono invece in crescita gli ordini provenienti dall’estero aumentati del 3,3%, segno che è il mercato estero a sostenere quasi esclusivamente la domanda.
La conseguenza è un andamento crescente delle esportazioni raddoppiate in tre mesi e che si attestano a fine giugno al +1,7% .

Costruzioni
Le agevolazioni sulle ristrutturazioni edilizie hanno attenuato leggermente il trend recessivo delle costruzioni. Giugno si è chiuso con una flessione del volume d’affari del -2,9%, rispetto al -5% di fine marzo e all’11,3% di fine 2013.
Per i prossimi mesi oltre la metà degli operatori del settore prevede che il volume d’affari possa al limite stabilizzarsi sulle attuali consistenze.

Commercio al dettaglio
-3,2% nelle vendite fra aprile e giugno: è il tredicesimo trimestre consecutivo in rallentamento.
La continua flessione porta al raddoppio delle imprese che ritengono eccedenti le scorte di magazzino (9,4% rispetto al 4,5% di fine marzo).
Non c’è grande ottimismo circa l’andamento dei saldi: un’impresa su due non prevede grandi variazioni negli affari in questi mesi estivi e cresce di 20 punti percentuali (dal 9 al 29 per cento) la quota di coloro che temono una ulteriore riduzione delle vendite.

Lo studio completo su www.bo.camcom.gov.it

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