Pre-clearing in mare per Ravenna, Venezia e Trieste

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Cambio di passo nella gestione delle pratiche doganali per i porti di Ravenna, Venezia e Trieste. L\’Agenzia delle Dogane ha infatti autorizzato, dal primo settembre, l\’avvio sperimentale della procedura di sdoganamento delle merci in mare, conosciuta in gergo dagli addetti ai lavori come \’pre-clearing\’. Questa procedura accelera notevolmente la messa a disposizione delle merci in arrivo e vale solo per le spedizioni containerizzate. In pratica le autorità preposte ai controlli dei documenti che accompagnano ogni container, disponibili fin dal momento della partenza, verificano il nulla osta allo sdoganamento mentre la nave è ancora in navigazione. In questo modo i container con documenti in regola, e che non debbono essere sottoposti ad un controllo materiale del contenuto, possono lasciare il porto immediatamente dopo lo sbarco.
La procedura di 'pre-clearing' riguarda tutte le navi provenienti da un porto del Mediterraneo o da fuori del Mediterraneo una volta superati gli stretti di Suez, Gibilterra e Dardanelli, dirette ai Porti di Venezia e Trieste senza scali intermedi. “Con questa procedura il tempo di resa delle merci diminuisce sensibilmente, anche di 36 ore – spiega Paolo Salvaro, presidente di Confetra Nord Est, l’associazione delle imprese che si occupano di spedizioni e pratiche doganali – e questo oltre ad essere ovviamente un grande vantaggio per le imprese nostre clienti, aumenta la efficienza ed attrattività dei nostri porti. Purtroppo fino ad oggi capitava che merci destinate ai nostri mercati, impiegassero meno tempo attraverso i porti del nord Europa. Una situazione paradossale, e che oltretutto crea un danno anche all’erario, perché una parte delle tasse ogni spedizione paga rimane al Paese che per primo sdogana le merci all’ingresso nell’Unione Europea”. Con l’attivazione a Venezia e Trieste, e più a sud in Emilia Romagna Ravenna dello sdoganamento in mare, anche i principali porti dell’Adriatico possono godere dei benefici già sperimentati nel Tirreno. La sperimentazione infatti è già partita all’inizio di marzo nei porti di La Spezia e Genova. In quest’ultimo scalo in particolare oggi circa l’80% dei container è sdoganato ricorrendo al pre-clearing.

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