Convegno sulla tolleranza religiosa promosso dall’Ambasciata Albanese presso la Santa Sede

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Venerdì, 12 settembre 2014 è stato organizzato dall’Ambasciata della Repubblica di Albania presso la Sante Sede il convegno ‘Tolleranza religiosa albanese tra storia, poesia e religione. Pubblichiamo l’intervento del Segretario di Stato Vaticano, card. Pietro Parolin ripreso da Radio Vaticana. In un clima internazionale dove in nome della religione si determinano guerre, crisi umanitarie e morti civili, l’esempio della tolleranza religiosa in Albania è un modello di convivenza pacifica.
Il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin ha ricordato che “i padri fondatori dell’Albania hanno scommesso sulla possibilità di costruire una società multireligiosa e la Storia ha dato loro ragione”:
“Credo che il Papa voglia sottolineare proprio questo con il suo viaggio: l’Albania, un Paese che ha tanto sofferto in un passato recente, appunto, per la soppressione della libertà religiosa e la persecuzione religiosa in nome di un’ideologia atea, oggi si presenta al mondo rinnovato, anche nelle sue istituzioni, nello spirito che lo anima, e soprattutto con questa capacità di far convivere al suo interno gruppi religiosi che contribuiscono insieme, dalle loro diversità, a costruire il bene comune della patria. E’ un grande esempio, davvero, che il Papa vuole sottolineare e che spero sarà recepito in questa situazione tanto difficile che stiamo vivendo”.

Nel mosaico interreligioso albanese, fatto di cattolici, ortodossi, musulmani sunniti e musulmani bektashi, come ha anche ricordato il card.
Parolin, la comunità cattolica è una presenza discreta, rappresenta il 15% della popolazione, ma decisiva nell’offrire una testimonianza di amore. E sullo spirito con cui la comunità albanese attende la visita di Papa Francesco, abbiamo raccolto la testimonianza di Edmond Godo, rappresentante degli albanesi in Italia:
“Nonostante i 46 anni di dittatura, la fede religiosa è tornata come prima. Devo dire che è una cosa miracolosa. Noi, come comunità albanese, abbiamo addirittura pensato di inviare al nostro governo un messaggio molto chiaro riguardo a questa cosa: mettere su tutte le locandine, su tutte le mappe, le brochures turistiche la dicitura ‘In Albania vige la tolleranza religiosa’.
Questo è un messaggio piccolo che viene da un Paese piccolo e speriamo che possa essere positivo e possa aiutare le persone in questo senso”.

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