Porto di Monfalcone: un gestore unico del sistema ferroviario

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Il Porto di Monfalcone avrà un gestore unico del sistema ferroviario. La Regione ha infatti dato il via libera, con decreto, alla pubblicazione dell\’avviso per la manifestazione di interesse con cui verrà individuato un gestore comprensoriale unico dell\’intero sistema ferroviario, che si diparte dalla Stazione ferroviaria di Monfalcone fino alla banchina portuale. "E' una rivoluzione copernicana per il Porto di Monfalcone –
afferma l'assessore regionale alle infrastrutture Mariagrazia
Santoro – in quanto andremo ad innovare in maniera radicale il
sistema della manovra ferroviaria all'interno del porto,
superando l'attuale frammentazione nella gestione dei raccordi
che comporta un costo del trasporto troppo elevato per le imprese
che vogliono servirsi della modalità ferroviaria".

"Il raccordo ferroviario al momento è utilizzato per meno di un
terzo delle sue potenzialità. Rendendo il servizio più
competitivo – precisa l'assessore – ci aspettiamo un aumento
delle quote di merci trasportate su ferro, con un beneficio sia
in termini di effettiva realizzazione del principio di
intermodalità, sia per le ricadute ecologiche e ambientali
derivate dalla riduzione del trasporto su gomma".

Il raccordo ferroviario a servizio del Porto di Monfalcone ha
subito un drastico calo del numero dei traffici effettuati,
passando dai 12.000 carri di circa sei anni fa, agli attuali
6.000.

Una delle cause di tale riduzione è riconducibile allo
sdoppiamento della gestione del raccordo nelle due tratte: una
esterna, di proprietà del Consorzio per lo sviluppo industriale
per il Comune di Monfalcone, ed una interna ai varchi portuali,
attualmente gestite da due diverse società; completano il sistema
anche due altri raccordi particolari.

La Regione si attende che la gestione unica garantisca maggiore
attrattività al servizio ferroviario grazie anche all'incremento
della competitività tecnico economica.

L'ipotesi della gestione unitaria è stata condivisa da Rete
Ferroviaria Italiana (RFI), mentre il Consorzio per lo sviluppo
industriale del Comune di Monfalcone, proprietario di una delle
due tratte del raccordo, si è dichiarato disponibile a concedere
il proprio segmento in comodato gratuito all'Amministrazione
regionale.

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