Pastori d’Abruzzo: immagini fotografiche di un passato rurale ormai al tramonto

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“I pastori in terra d’Abruzzo” è il titolo del volume che viene presentato sabato 12 dicembre 2015 alle ore 17:00 al Museo delle Genti d’Abruzzo, una raccolta di suggestive fotografie, alle quali si associano racconti altrettanto affascinanti al limite del fiabesco, a tratti drammatici di un passato non così lontano e dimenticato. Gli autori sono i fotografi: Rossella Caldarale, Giovanni Lufino e Dino Di Pietro, che rendono produttivo il loro legame affettivo con la nostra regione. Durante l’esplorazione di luoghi segreti e senza tempo sono riusciti a scattare fotografie per rappresentare e comunicare il netto contrasto tra un mondo sacrificato e quello troppo “facile” che conosciamo d’abitudine, che pure ha tanto da imparare dalle tradizioni più semplici del mondo rurale. La serata inizia con la proiezione delle fotografie e il loro commento da parte dei curatori dell’opera, in conclusione video proiezione di Dino Di Pietro. Dopo i saluti istituzionali seguono gli interventi di Adriana Gandolfi: antropologa, Antonio Di Loreto: Beni Culturali e Ambientali, Antonio Bini: Saggista, Slim Marzicola: Fotografo professionista e Dante Capaldi: Giornalista. Il moderatore è Angelo De Nicola: giornalista e scrittore. Il volume racconta una storia infinita, anche complessa, come l’origine di quest’attività, fatta di uomini e sentimenti ma anche di economia e ricchezza: la lana, il formaggio e la loro lavorazione; i pericoli cui erano esposti donne e uomini a diretto contatto con la fauna selvatica; lo spostamento lungo migliaia di chilometri tra l’Abruzzo e le pianure della Puglia; le capanne in pietra in cui trovavano rifugio coloro che forse oggi definiremmo eroi di un passato paterno; la fedeltà e l’abnegazione del cane pastore abruzzese; le zampogne e gli zampognari, le tradizioni culinarie e infine i paesi arroccati sulle nostre montagne, così aspre d’inverno, quando i pastori mancavano, ma posti degni di poesia nel resto dell’anno. L'opera è realizzata nell'ambito delle attività culturali dell'Associazione per Libera Cultura d'Abruzzo (ALCuA), di cui Giovanni Lufino e Dino Di Pietro sono tra i soci fondatori, e la sua stampa si è avvalsa del sostegno del Gal Abruzzo Italico Alto Sangro.

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