E’ convocata il 24 febbraio a palazzo Balbi la prima riunione tecnica con i sindacati confederali e le centrali della cooperazione (Legacoop e Confcooperative) in vista della convocazione, promossa dall’assessore al lavoro Elena Donazzan, del tavolo tecnico regionale sulla logistica, sede istituzionale concertata tra associazioni sindacali e datoriali per affrontare le relazioni industriali e i problemi organizzativi e contrattuali della logistica. “Ho tenuto fede agli impegni presi in occasione delle mobilitazioni selvagge e delle pesanti tensioni che si stanno registrando nel Vicentino e nel Padovano, in alcune delle maggiori piattaforme della logistica del Veneto, culminate in azioni di blocco non autorizzato – dichiara l’assessore Donazzan – e la Regione, d’intesa con le sigle sindacali riconosciute e le cooperative della logistica, è pronta a convocare ai primi di marzo il tavolo regionale per affrontare e gestire al meglio i rapporti contrattuali in un settore vitale per l’economia veneta, qual è quello della logistica, che conta 100 mila addetti”. I sindacati della logistica, incontrati dall’assessore Donazzan nel culmine delle manifestazioni di protesta organizzate da un sindacato di base, avevano fatto richiesta alla Regione Veneto di convocare un tavolo per affrontare in sede istituzionale i problemi del settore, secondo corrette relazioni industriali. Il tavolo – conferma l’assessore – sarà convocato ai primi di marzo.
“Nel contempo – aggiunge l’assessore – ho scritto al ministro dell’Interno Alfano, perché ritengo che gli episodi di picchettaggio e le manifestazioni violente che si sono verificate nell’ultimo mese in Veneto siano da affrontare non tanto come mere vertenze contrattuali, ma sotto il profilo dell’ordine pubblico e del rispetto delle regole della democrazia”.
“Su questa vicenda ho formalizzato, inoltre – conclude Donazzan – richiesta tempestiva di intervento alle diverse Prefetture interessate al fine di ripristinare la legalità e l’agibilità delle piattaforme logistiche. Ma ho trovato, incomprensibilmente, atteggiamenti e risposte diverse, pur all’interno della stessa regione. I blocchi di merci e persone che si sono verificati in modo del tutto irregolare ai danni di alcune aziende venete della grande distribuzione sono azioni di forza, avvenute al di fuori delle regole democratiche, e rischiano di compromettere l’incolumità delle persone e l’ordine pubblico, e soprattutto di creare gravi precedenti che hanno il sapore più del ricatto che delle vertenze sindacali”.