Dragaggi dei porti e sedimenti portuali: il nuovo regolamento

510

Presentato oggi in anteprima nazionale nella sede della Regione Marche il nuovo regolamento del Ministero dell’Ambiente in via di approvazione per la gestione dei sedimenti portuali e costieri. All’appuntamento sono intervenuti i rappresentanti degli enti pubblici e degli istituti scientifici di massimo livello che hanno lavorato alla stesura del provvedimento. Ad aprire i lavori sono stati la vicepresidente della Regione Marche Anna Casini insieme al presidente dell’Autorità portuale di Ancona Rodolfo Giampieri e al direttore marittimo delle Marche e comandante della Capitaneria di porto C.A. Francesco Saverio Ferrara. L’on Silvia Velo, sottosegretario di Stato all’Ambiente ha seguito i lavori in streaming e, collegata in videoconferenza, ha espresso soddisfazione per la grande partecipazione all’iniziativa. In pratica il Regolamento stabilisce l’opzione della gestione dei sedimenti in relazione alla loro caratterizzazione valutata con successivi monitoraggi nelle aree di conferimento. I sedimenti potranno essere utilizzati sia in spiaggia emersa che sommersa ed è prevista anche l’immersione in mare e il conferimento in vasca di colmata. Tutto questo però dovrà avvenire nel rispetto di precise regole che garantiscano la compatibilità ambientale.
Il provvedimento inoltre, contempla le modalità di applicazione relative al ripristino degli arenili, confermando le semplificazioni già attuate dalla Regione Marche per le movimentazioni minori e stagionali di sedimenti di spiaggia, movimentazioni finalizzate unicamente a ripristinare le situazioni antecedenti agli eventi meteomarini stagionali e ad assicurare la stagione turistico balneare.

“Il Ministero – ha detto l’on Silvia Velo – ha svolto un lavoro di coordinamento guidando un tavolo a cui hanno partecipato le Regioni, l’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), le Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) e la comunità scientifica che ci hanno supportato in questo percorso complicato, ma entusiasmante e positivo. Abbiamo semplificato e reso più efficienti le procedure per la gestione dei sedimenti nel massimo rispetto dei principi di cautela e tutela ambientale. Efficienza, semplificazione e ambiente non sono assolutamente incompatibili. Anzi, con norme trasparenti, offrono maggiore possibilità di attuazione e rendono più facile la salvaguardia del mare. Lo scambio di professionalità, competenze e conoscenze attivato in questo percorso infine, non deve essere disperso e continuerà attraverso un tavolo permanente per il monitoraggio dell’applicazione del regolamento e per procedere, se necessario, ad aggiustamenti in corso d’opera. Il convegno di oggi, in questo senso è un ottimo inizio”.

“La norma che illustriamo – ha spiegato la vicepresidente Anna Casini – riguarda il complesso contesto del sistema mare ed ha una straordinaria valenza ecologica, oltre ad un importante valore economico e sociale. Valori antitetici per i quali il nuovo regolamento mira a trovare un punto di equilibrio. In concreto questo significa coniugare il valore ricreativo delle spiagge con il turismo balneare, la pesca, l’acquacoltura, le attività portuali e l’imprescindibile tutela dell’ambiente marino, tutela di cui dobbiamo puntualmente rendere conto all’Ue. Per le Marche – ha concluso Casini – si tratta inoltre di una gradita conferma del nostro modus operandi: già dal 2009 infatti la Regione ha adottato il Manuale sulla gestione dei sedimenti marini di Ispra che prevede di non trattare a priori i sedimenti come rifiuti, ma anche come risorsa qualora la buona qualità ambientale lo consenta”.

“Con questo atto – ha aggiunto Rodolfo Giampieri – il tema dei dragaggi, fondamentale per la vita dei porti, entra a pieno titolo nell’agenda politica nazionale. La novità sostanziale consiste nella semplificazione del percorso per arrivare ai dragaggi. Alla Regione Marche , che aveva già anticipato questa esigenza, va il merito di essere stata la prima a capire che il settore ha bisogno di programmazione e non di soluzioni di emergenza. Sono convinto che con questo regolamento tutti i porti, sia piccoli che grandi, potranno migliorare le loro attività e contribuire allo sviluppo economico del nostro Paese”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here