E’ morto Marco Pannella

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Marco Pannella è morto: il leader radicale ha smesso di combattere attorno alle 13 di giovedì 19 maggio, contro il male che lo aveva invaso il suo fisico provato. Pannella, abruzzese, aveva 86 anni e aveva animato le battaglie civile e politiche più importanti dell’arco dell’ultimo mezzo secolo, dall’aborto al divorzio. Era ricoverato in ospedale a Roma ed era sedato per i dolori. Il Papa aveva chiesto notizie e martedì gli ha fatto arrivare il suo saluto. Marco Pannella nasce il 2 maggio 1930 a Teramo e si laura in giurisprudenza a soli vent'anni per poi abbracciare la professione di giornalista. Inizia la sua carriera politica ancora del Partito liberale. Nel 1955 è tra i fondatori del Partito radicale, un raggruppamento che si fregiava del motto "un partito nuovo per una politica nuova", assieme ad un prestigioso gruppo di intellettuali e di politici democratici, liberali e socialisti. Nel 1959, su "Paese Sera", propone l'alleanza di tutte le sinistre e l'ipotesi di un governo che comprenda anche il PCI. Nel 1965 inizia la campagna divorzista, una battaglia difficile e senza speranza apparentemente che poi vide trionfare il "sì". Nel 1973 Pannella fonda e dirige il quotidiano "Liberazione", che uscirà dall'8 settembre 1973 al 28 marzo 1974. Il Pr avvia la campagna sull'aborto e per la liberalizzazione delle droghe leggere. Nel 1976 viene eletto per la prima volta alla Camera (sarà rieletto nel '79, nell'83 e nell'87) e poco dopo scoppia il caso Moro. Pannella sceglie di stare tra i garantisti delle Brigate Rosse e affianca in questo lo scrittore siciliano Leonardo Sciascia. Entrambi nel 1979 saranno eletti sia a Montecitorio che a Strasburgo. Lo stesso anno viene approvata anche la legge sul divorzio. Negli anni '80 scoppia il caso di Enzo Tortora e i radicali esprimeranno una posizione molto critica nei confronti della magistratura, posizione che porterà Tortora a diventare eurodeputato radicale nel 1984. Alle elezioni politiche del 1994 Pannella si schiera con Silvio Berlusconi e nel '99 torna a Strasburgo con la Lista Bonino.
Convinto sostenitore del referendum, il leader dei radicali rimarrà nella storia della politica italiana per aver condotto la campagna sul divorzio, introdotto nel 1974. Negli ultimi anni della sua vita Pannella aveva abbracciato come vera e propria missione il problema del sovraffollamento delle carceri e le condizioni dei detenuti.

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