Il Mediterraneo raccontato attraverso la tragedia di Medea

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La serata, realizzata in collaborazione con l\’Istituto Marchigiano di Tutela Vini (IMT), partner del Festival, ha previsto prima dello spettacolo degustazioni di vini e assaggi street food mediterranei con lo chef stellato Errico Recanati e gli chef siriani dell\’Associazione Yalla Yalla

Ancora una volta vino e street food si uniscono al Macerata Opera Festival un connubio che va avanti ormai da molto tempo e, anche in quest’occasione, il risultato è stato straordinario. Ieri sera (11 agosto 2016 ndr) è andata in scena la Medea che Francesco Micheli ha ideato quest’anno per raccontare il tema del Festival Mediterraneo guardando a uno dei personaggi più celebri e controversi della mitologia greca, e l’ha fatto narrando il senso della migrazione, dei figli, dell’emarginazione, della diffidenza, del dolore e della morte. Un tema che si sposa perfettamente con la mission di Medici Senza Frontiere cui è stata devoluta parte del ricavato della serata.

Il dialogo enogastronomico e culturale tra i popoli del Mediterraneo
In linea con quanto sopra detto l’anteprima gastronomica ha proposto assaggi dello chef stellato Errico Recanati e dagli chef siriani dell’associazione Yalla Yalla. Si è spaziato dai falafel di ceci alle polpette con carne 100% marchigiana, alle preparazioni a base di melanzana, in abbinamento a Verdicchio dei Castelli di Jesi, Verdicchio di Matelica, Vernaccia di Serrapetrona, Colli Maceratesi-Ribona e Igt Marche. “Con questa iniziativa – ha dichiarato il direttore dell’IMT Alberto Mazzoni – celebriamo non solo il sodalizio tra enogastronomia e lirica, portando su un unico palco alcune tra le eccellenze delle Marche, ma anche quello tra cultura e sociale. Grazie alla nostra partnership con il Macerata Opera Festival possiamo, infatti, contribuire alla raccolta fondi in favore di Medici Senza Frontiere e abbracciare nel segno dell’enogastronomia diverse culture”.

Medea, da Cherubini a Pasolini
La rappresentazione è stata in grado di mettere in connessione simboli e significati in un percorso che dall’opera settecentesca di Cherubini arriva fino al film di Pier Paolo Pasolini, con le scene di Dante Ferretti, tra narrazione, musica, canto e recitazione, squarci da Pasolini con estratti dal film, le scene ideate da Ferretti sullo sfondo del grande muro e gli abiti originali del film conservati dal Museo Tirelli. Il ruolo di Medea è stato affidato a soprano Daniela Dessì mentre Giasone è stato impersonificato dall’attore Cesare Bocci, che ha calcato il palcoscenico dello Sferisterio per la prima volta, insieme con l’attrice Marìa Pilar Pérez Aspa. L’esecuzione musicale è stata affidata all’Orchestra Regionale delle Marche diretta da Francesco Ivan Ciampa.

Il Charity Sponsor
Per il terzo anno consecutivo il ruolo di Charity Sponsor è stato vestito dall’azienda Eurosuole di Germano Ercoli, che conferma il proprio impegno nel sociale ripetendo il suo attaccamento alle iniziative messe in campo sul territorio.

Medici Senza Frontiere
Medici Senza Frontiere (MSF) è la più grande organizzazione medico-umanitaria indipendente al mondo creata da medici e giornalisti nel 1971 e oggi fornisce soccorso in quasi 70 paesi. Negli ultimi anni MSF ha aumentato i propri sforzi per le popolazioni in movimento, nei Paesi di origine, nei Paesi confinanti – dove si trova la maggioranza delle persone in fuga – e lungo tutto il percorso verso la salvezza. Oggi MSF offre assistenza medico-umanitaria a sfollati, rifugiati e richiedenti asilo in più di 30 Paesi. Alle popolazioni in fuga, Medici Senza Frontiere dedica la campagna #Milionidipassi per raccontare i passi di chi è costretto a fuggire da guerre e violenza, i passi degli operatori umanitari per assisterli e quelli che tutti possono fare per sostenere quest’azione umanitaria. www.milionidipassi.it

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