Guidare un TIR è lavoro usurante

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Si volta pagina? Pare di si. Anche i lavoratori della strada, ovvero gli autisti dei Tir e, si spera, pure i padroncini, dovrebbero veder riconosciuta la caratteristica usurante della loro attività. Ciò significa possibilità di anticipare, senza oneri, la pensione; significa specialmente certificazione di un lavoro faticoso, pericoloso e, per l\’appunto, usurante, dopo che per almeno 20 anni questo riconoscimento era stato bloccato da interessi che nulla hanno a che fare con l\’autotrasporto. Trasportounito – per voce del suo segretario generale Maurizio Longo e per tramite del Driver\’s Club – saluta con grande soddisfazione la decisione che il governo ha preannunciato. \”Si tratta di una vera e propria vittoria – afferma Longo – per una categoria, quella dei conducenti dei Tir, che di fatto solo in Italia (al contrario di quanto accaduto in tutti i maggiori paesi europei) non aveva mai ottenuto l\’inserimento nella lista dei mestieri usuranti\”. Oggi esistono tutte le condizioni per soddisfare una richiesta che proviene dal mondo dei trasporti da almeno un ventennio e che grazie a petizioni, relazioni, incontri e riunioni, sta per produrre il risultato atteso, attraverso l'inserimento della norma di equiparazione ai lavori usuranti all'interno dello schema di legge sulla stabilità.
Trasportounito auspica che nell'incontro previsto per oggi, il Sottosegretario ai Trasporti respinga al mittente le pressioni di chi per anni ha esercitato lobby contraria rispetto a questo riconoscimento. Riconoscimento che ha le potenzialità di incidere positivamente sui livelli medi di sicurezza sulle strade italiane, ridando dignità a una categoria volutamente spinta ai margini della società e della legalità.

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